Calatabiano (Ct): aggredisce l’ex compagna dopo aver scavalcato il balcone al terzo piano, arrestato

È stato arrestato l’uomo che ha aggredito l’ex compagna dopo aver savalcato il balcone del terzo piano di una palazzina. E’ successo a Calatabiano, nel catanese, dove i carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato un 49enne del posto, gravemente indiziato di atti persecutori.

La pattuglia della stazione era impegnata in un servizio di perlustrazione del territorio quando, intorno alle 21.00, l’operatore della centrale operativa li ha indirizzati nell’immediata periferia del centro cittadino per un’aggressione in casa ai danni di una donna.

I carabinieri hanno raggiunto l’abitazione e, dopo aver citofonato, sono saliti al terzo piano dove hanno trovato la poveretta che, tremolante per la paura, ha riferito di essere stata aggredita dall’ex compagno che era fuggito verso il tetto della palazzina.

Si sono messi alle sue calcagna in direzione del tetto dove, nascosti dietro una parete, hanno trovato l’uomo. l’arrestato ha cercato di giustificare la sua presenza dicendo che aveva avuto voglia di incontrare la compagna.

A seguito dei primi accertamenti i carabinieri hanno scoperto che l’uomo, già in passato, si era reso protagonista di comportamenti violenti nei confronti della compagna di 50 anni durante la loro relazione sentimentale, proprio per questo interrotta da quest’ultima nello scorso mese di settembre nonostante la contrarietà del compagno a tale decisione.

La donna, in particolare, nonostante i ripetuti tentativi di contatto telefonico dell’ex compagno, aveva cercato di farlo desistere dal suo intento di incontrarla. In quell’occasione, mentre la donna stava parlando al telefono con la figlia, l’uomo era entrato nella palazzina cercando di abbattere a pugni la porta di casa.

Un’intrusione seguita in diretta dalla figlia che, in un secondo momento, avrebbe sentito la madre chiedere aiuto quando l’uomo, scavalcato il balcone, era riuscito ad entrare nella casa sfondando una finestra e poi ha aggredito la donna strappandole il cellulare dalle mani per evitare che potesse chiedere aiuto e quindi minacciandola diendole “te la faccio pagare a te e alla tua famiglia” mentre le stringeva i polsi per impedirle di fuggire.

Provvidenziale è stato l’intervento della figlia che, compresa la situazione, era riuscita ad avvertire in tempo i carabinieri che, con il loro tempestivo intervento, sono riusciti a porre fine alle intemperanze dell’uomo, forse favorite dall’uso di alcolici le cui bottiglie, unitamente ad un coltello di oltre 30 centimetri di lunghezza, sono state trovate nell’auto con la quale aveva raggiunto la casa della sua ex compagna. Per lui si sono aperti i cancelli del carcere di Catania piazza Lanza in attesa delle determinazioni dell’Autorità giudiziaria.

 

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