Plermo: ZFM, approvato ordine del giorno all’Ars

All’Ars di Palermo è stato approvato l’ordine del giorno sulle zone franche montane nell’isola. La legge è attualmente ferma in Senato. Al governo regionale si chiede l’impegno al governo regionale attraverso un ordine del giorno presentato da Angela Foti, vicepresidentessa dell’Ars e deputata regionale di Attiva Sicilia, che ha ricevuto il riscontro trasversale di tutti i gruppi parlamentari siciliani.

“Bisogna dare una svolta alla definitiva istituzione delle zone franche montane superando tutte le criticità – afferma Foti – La norma è stata approvata all’Ars quasi 2 anni fa ed è ferma al Senato da un anno e mezzo. Il territorio ha bisogno di questo strumento per contrastare lo spopolamento e per dare a queste comunità una speranza in più.

Le Zfm rappresenterebbero, con le loro agevolazioni fiscali e i contributi sociali, una spinta per creare lavoro e ricchezza in aree sempre in maggiore difficoltà. La copertura finanziaria può essere trovata anche destinando, in via prioritaria, le risorse provenienti dal gettito dell’Iva all’importazione”.

Il ddl sulle zone franche montane in Sicilia, visto che si tratta di legge-voto, ha bisogno di essere esaminato e approvato dalle camere. Il ddl era stato annunciato al Senato a febbraio del 2020 ed è poi stato assegnato alla sesta commissione permanente al senato “finanzia e tesoro”. Lo scorso 10 novembre la commissione ha inviato una nota al presidente della regione, Nello Musumeci, per un confronto in modo da superare definitivamente le divisioni sulle risorse finanziarie da destinare alle zone montane e le incertezze sull’iniziativa di legge.  Intanto la regione ha approvato l’individuazione delle zone franche montane fra cui rientrano ben 159 comuni siciliani. Di questi, 117  hanno una popolazione inferiore ai 15 mila abitanti e occupano un territorio con oltre il 50% della superficie totale ad almeno 500 metri sul livello del mare. Di questi comuni, 44 sono in provincia di Messina, 37 a Palermo, 15 a Catania, 8 ad Enna, 5 a Siracusa, 3 nel Nisseno e nell’agrigentino e 2 a Ragusa. Un secondo elenco comprende complessivamente 42 comnuni situati in aree densamente edifiate e poste sempre al di sopra dei 500 metri sul livello del mare, con meno di 15.000 abitanti, ma nei quali sono presenti fenomeni di spopolamento calcolati in funzione dell’andamento demografico degli ultimi 50 anni. Di questi, 10 ricadono nella provincia di Palermo, 7 nell’agrigentino, nel messinese e nell’ennese, 6 a Caltanissetta, 3 a Catania, 1 a Ragusa e a Trapani.

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