Modica (Rg): premio letterario Naji Naaman al poeta Domenico Pisana

È stato conferito al poeta modicano Domenico Pisana, il premio letterario NajiNaaman del Libano. Una onorificenza internazionale attribuita al poeta e scrittore, presidente del caffè letterario Quasimodo di Modica. Ad assegnare il premio è stata la fondazione per la cultura libera che porta il nome del suo fondatore, Naji Naaman, umanista, scrittore e promotore culturale che dal 1969 opera a livello mondiale sotto il motto “La cultura libera e aperta fa la pace” e che presenta un percorso di ampio spessore essendo in possesso di diversi titoli accademici.

Pisana ha conseguito anche una laurea in giurisprudenza con relativo master conseguito all’università di Nantes in Francia, un master in scienze politiche all’università La Sorbonne di Parigi e un master in storia conseguito all’università di Nantes, in Francia, nel 1980.

Il premio letterario NajiNaaman, lanciato nel 2002, ha compiuto 19 anni e viene assegnato ogni anno, su candidatura, agli autori di opere letterarie più significative e mature per contenuto e stile e che mirano a far rivivere e sviluppare i valori umani secondo le finalità della fondazione.

In quello del 2021, come si legge nella comunicazione in quattro lingue (inglese, francese, spagnolo e arabo) pervenuta a Pisana “i candidati al premio in gara, provenienti da 80 paesi e che hanno scritto in 60 lingue e dialetti, sono stati 3217. Di tutti i partecipanti sono stati scelti 75 autori, tra cui Pisana e collocati in quattro tipologie di premiazione: premio di merito, premio di creatività, premio d’onore e premio di genio.

La candidatura di Domenico Pisana era stata posta nei primi mesi del 2021 dalla poetessa e scrittrice spagnola Elisabetta Bagli, che nel 2018 era stata a Modica per partecipare ad un reading internazionale del premio europeo di poesia, Clemente Rebora, organizzato in collaborazione con il caffè letterario Salvatore Quasimodo di Modica.

Il poeta modicano è stato collocato nella categoria “premio d’onore per opere complete”, insieme ad altri 19 autori di varie nazionalità: Irlanda/Australia, Montenegro, Filippine/Grecia, Spagna, Francia, India/Regno Unito, Polonia, Romania, Portogallo, India, Ucrainia, Canada, Macedonia, Stati Uniti d’America e, fuori concorso, un autore dell’Azerbaigian.

Con questo premio Domenico Pisana diventa, si legge nella comunicazione del premio, “membro onorario della Naaman House for Culture”, titolo a vita che gli viene conferito insieme a diverse prerogative e agevolazioni, tra cui proporre i nomi di nuovi ambasciatori e membri onorari della FCG NajiNaaman Foundation for Free Culture; proporre i nomi dei nuovi partecipanti ai premi letterari NajiNaaman sia a livello nazionale che internazionale, secondo le condizioni richieste; diventare, una volta invitato, membro della giuria per i suddetti premi.

In virtù di questa onorificenza, Domenico Pisana potrà far pubblicare sue opere nella collana letteraria gratuita della fondazione. Un’antologia della fondazione con i 75 premiati che verrà pubblicata prossimamente. Di Domenico Pisana verrà inserito, oltre ad una breve biografia, un testo poetico dal titolo “Canto dal Sud Est”, tratto dalla raccolta “Canto dal Mediterraneo”, e tradotto anche in inglese, francese, spagnolo e greco e già inserito nella silloge “Odi alle dodici terre. Il vento a corde degli Iblei” edito da Armando siciliano editore nel 2016.

“E’ un premio che arriva da lontano e del quale sono onorato – ha dichiarato  il poeta Domenico Pisana – credo sia frutto dell’impegno che in questi ultimi anni ho posto in essere con la pubblicazione di miei libri, articoli letterari, recensioni, studi su autori stranieri, convegni e relazioni a livello internazionale. Ricordo, per chi non ne fosse a conoscenza, che sono autore di libri di poesia, teologia e di critica letteraria tradotti in inglese, spagnolo, romeno, polacco, pubblicati da importanti editori stranieri. Ho partecipato a reading, eventi letterari ripresi non solo da emittenti televisive siciliane, ma anche la Rai. Sono stato invitato al festival di poesia e convegni a Madrid, a Istanbul, in Bosnia, Sardegna, Sicilia, Basilicata, Puglia, Campania, Toscana e Lombardia. Non ultimo, parecchie recensioni letterarie e mie poesie sono apparse su vari giornali italiani e blog italiani e stranieri”.

A tutto questo si aggiungono una serie di premi di poesia e saggistica, fra i quali ricordo il “premio alla cultura Magister vitae” ricevuto a San Vito Lo Capo il 2 settembre del 2017; il prio premio internazionale di arte letteraria “Il canto di Dafne” per la saggistica, ricevuto ad Aulla il 24 novembre del 2019;  il premio Sicilia Federico II alla cultura, il I premio internazionale “Dal Tirreno allo Jonio” per un saggio su Eugenio Montale a chiusura delle manifestazioni celebrative di Matera, capitale europea della cultura 2019, il 21 dicembre 2019; il premio speciale della critica assegnato alla silloge poetica “Nella trafitta delle antinomie” dal centro Lunigianese di studi danteschi, nel quadro della XIII edizione del premio internazionale di poesia per la pace universale “Frate Ilaro del Corvo” e il premio “The light of Galata”, la luce di Galata ricevuto a Istanbul dall’Istituto Sanat Istanbul Arts, culture and Tourism Association, per il contributo alla pace e all’amicizia nel mondo e alla facilitazione delle arti e della cultura.

Nella certificazione originale del Premio Letterario NajiNaamansi fa riferimento alla sua poesia “Canto dal Sud est”. Quale il senso di questa poesia?

“Questa poesia mi è molto cara perché canta le mie radici, i miei luoghi, gli affetti, le mie esperienze; e pone lo sguardo lirico sul Sud est della Sicilia orientale.E’ un modo per dire da dove vengo, cosa porto dentro di me, un modo per affermare che i luoghi non sono pure e semplici ambientazioni, sfondi coreografici, contenitori retorici, ma conglomerati di senso e di significato che la poesia, in particolare, avoca a sé ogni qual volta percorre la strada di una seria riflessione sull’esistente e sul fenomenico.

Riferirmi al Sud est è stato per me un mettere in luce “l’identità collettiva” contemporanea di un’area geografica della Sicilia a me più vicina, le cui bellezze artistiche ci sono invidiate da tutto il mondo, e dove è presente una vivacità culturale rilevante di autori della grande letteratura e di altri noti e meno noti che rappresentano una testimonianza apprezzabile nella sua oggettiva espressione.

Certo, con la poesia “Canto dal Sud est” il mio pensiero non si è fermato solo alle bellezze monumentali, naturalistiche e paesaggistiche, ma è andato in realtà alla Sicilia nella sua interezza, una fantastica terra di scrittori come Pirandello, Tomasi di Lampedusa, Verga, Vitaliano Brancati, Luigi Capuana, Quasimodo, Bufalino, Sciascia, Camilleri, Consolo, etc..

Direi che sul piano culturale la mia voce poetica ha cantato un’unica Sicilia, quella protesa nello sviluppo della narrativa, della poesia e della saggistica, connotata di varie azioni linguistiche e dialettali diverse, di scelte contenutistiche e stili letterari vari nell’interpretazione del territorio dell’isola, ma armonizzati nella direzione di orizzonti di sviluppo culturale originali e impareggiabili.

Nella mia poesia “Canto dal Sud est”, per concludere, i luoghi, in quanto spazio, sono categoria dialettica del tempo; non esiste infatti spazio senza tempo e tempo senza spazio, per cui la mia scelta poetica di cantare lo spazio in quanto locus, cioè spazio caratterizzato e caratterizzante, non mero non-luogo, ha voluto significare inevitabilmente eleggere un tempo o tempi che non possono ridursi ad accumulo cronologico di memoria, bensì occasione di significanza.

Commenti
Caricamento...

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi