Messina: i carabinieri rendono omaggio al maresciallo Alfio Ragazzi

I carabinieri a Messina hanno reso omaggio al maresciallo Alfio Ragazzi, ucciso 18 anni fa nella strage di Nassiriya, una delle pagine più tristi della storia recente italiana.

Il 12 novembre del 2003 alle 10.40, nella città a sud dell’Iraq, un camion bomba esplose dentro il recinto della caserma Maestrale, una delle basi del contingente italiano MSU a cui era demandato il controllo di quella zona del paese. A bordo si trovavano due terroristi, un autista e un uomo armato che si sporse verso l’esterno iniziando a sparare contro il posto di guardia all’ingresso della base

Il camion proseguì, sfondando la barra di metallo all’ingresso e si bloccò pochi chilometri dopo, scontrandosi contro le strutture di protezione che delimitavano il parcheggio della base, esplodendo. Crollò gran parte dell’edificio principale, molti mezzi militari presero fuoco ed andò in fiamme anche il deposito delle munizioni. Nell’attentato morirono 28 persone: 12 carabinieri, 5 soldati dell’esercito italiano, due civili italiani e nove civili iracheni. Inoltre, una ventina di italiani, tra militari e civili, rimasero feriti.

Questa mattina, nel ricordo di quella giornata, i carabinier hanno commemorato il maresciallo Alfio Ragazzi, una di quelle vittime della strage. Al cimitero di Briga Marina si è tenuta una cerimonia a cui hanno preso parte una delegazione di carabinieri della compagnia di Messina Sud e i familiari del caduto tra cui la vedova Tiziana Montalto, il fratello e la sorella del sottufficiale. Nel corso della cerimonia il comandante provinciale Marco Carletti, comandante della compagnia carabinieri di Messina Sud, Ettore Pagnano e i familiari di Ragazzi hanno deposto un cuscino di fiori alla lapide commemorativa dedicata al maresciallo aiutante sostituto di pubblica sicurezza Alfio Ragazzi.

Presenti alla manifestazione anche esponenti dell’associazione nazionale carabinieri di Messina, nonché quella di Scaletta Zanclea, con la tradizionale uniforme dell’associazione e la bandiera, a conferma dello straordinario impegno anche dell’Arma in congedo per mantenere vivo il ricordo dei caduti italiani a Nassiriya. Commozione per i colleghi che sono caduti in quel tragico evento, lasciando a casa vedove e orfani che non potranno più riabbracciare; senso di appartenenza perché quei caduti rappresentano tutti coloro che quotidianamente, in silenzio e con spirito di sacrificio, prestano servizio nell’Arma dei Carabinieri, rischiando quotidianamente la loro vita per servire lo Stato e la Nazione.In particolare gli intervenuti hanno sottolineato come la base Maestrale che fu oggetto dell’attentato, era ubicata nel pieno centro di Nassiriya, in quanto era intendimento dell’Arma posizionarsi nell’abitato per avere un maggiore contatto con la popolazione.

La cerimonia si è conclusa presso la Chiesa di San Paolo a Briga Marina, dove è stata celebrata una messa in suffragio del Maresciallo Aiutante sostituto di pubblica sicurezza Alfio Ragazzi

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