Zafferana Etnea (Ct): in una grotta scoperti resti umani da circa 40 anni

Da circa 40 anni una grotta alle pendici dell’Etna custodiva dei resti umani. Una scoperta dei militari del soccorso alpino della guardia di finanza di Nicolosi impegnati in quotidiane attività di addestramento. La scoperta è avvenuta nel territorio di Zafferana Etnea.

A dare l’allarme è stato il cane da ricerca e soccorso Halma, un brillante pastore tedesco che dava segni di interessamento all’indirizzo di una grotta presente nella zona delle operazioni, tipico comportamento segnalatore in caso di rinvenimento di persone disperse o decedute, attirando insistentemente l’attenzione degli agenti.

I militari si sono concentrati nell’anfratto segnalato dal padre, che si presentava particolarmente stretto ed accidentato, introducendosi non senza difficoltà fino al fondo dello stesso, dove trovavano dei resti umani, le cui pessime condizioni facevano risalire il decesso a molto tempo addietro.

L’autorità giudiziaria etnea è stata immediatamente informata del rinvenimento. Non si conosce ancora l’identità del cadavere trovato nel fondo di quella grotta, probabilmente lì da decenni.

Si ipotizza che si tratta di un uomo di almeno 50 anni, alto circa 170 cm con delle malformazioni congenite al naso e alla bocca. Dall’immagine cristallizzata che si è presentata ai militari SAGF del comando provinciale di Catania, sembra che l’uomo si sia introdotto volontariamente nell’anfratto, altrimenti difficilmente accessibile e che sia morto per cause non violente. Indossava dei lunghi pantaloni scuri, una camicia chiara a righe, un leggero maglione di lana, una cravatta nera, una mantellina di nylon verde scuro, un cappello di lana con pon pon e degli scarponcini. Trovate anche delle monete metalliche del vecchio conio.

Ai fini del riconoscimento è utile riportare che l’uomo indossava al polso un orologio marca Omega con cinturino in tela ed aveva al seguito un pettine con custodia. Proseguono le indagini che hanno anche il compito di documentare quanto avvenuto sui luoghi teatro di incidenti talvolta mortali e di svolgere le indagini delegate dall’Autorità giudiziaria.

Le qualifiche e le attribuzioni di agenti e ufficiali di polizia giudiziaria rivestite dai militari del SAGF sono alcuni degli elementi di forza che hanno reso il Soccorso Alpino del Corpo un punto di riferimento per l’Autorità Giudiziaria e le Autorità prefettizie nei casi di scomparsa o decesso di persone in località montane o comunque impervie.
Eventuali segnalazioni di persone scomparse nel citato periodo che corrispondano alla descrizione sopra riportata
possono farsi al Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania al nr. 095 519 2125

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