Acireale (Ct): il Vol.Si sul bene confiscato e vandalizzato a Pennisi

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del Vol.Si, federazione coordinamento di volontariato siciliano sulla vicenda del bene confiscato e vandalizzato a Pennisi, frazione di Acireale, nel catanese.

“In questi giorni ad Acireale, abbiamo assistito ad una delle tante vicende legate alla controversa gestione dei beni confiscati alla mafia. Un bene confiscato nel 2018, che dunque a tutti gli effetti rientra già nel patrimonio della comunità e dei cittadini, sull’onda dell’interesse suscitato da alcune inchieste giornalistiche – che hanno constatato come i luoghi di fatto fossero ancora in pieno possesso del soggetto a cui erano stati sottratti – è stato nel giro di qualche giorno vandalizzato dagli stessi occupanti fino ad essere quasi distrutto. L’epilogo di questa vicenda rattrista e fa rabbia.

Eppure sembra evidente che fino a quando per chiedere la disponibilità di un bene ottenuto da un Tribunale dello Stato, affidato ad un custode giudiziario, le associazioni e i volontari che hanno a cuore la sorte dei beni comuni dovranno aspettare anni e sopportare tortuosi iter burocratici, difficilmente cambieranno le cose.

Per vincere il senso di impotenza e affrontare con trasparenza ed efficienze queste delicate questioni è auspicabile sedersi attorno ad un tavolo e realizzare un protocollo condiviso tra cittadini, istituzioni, forze dell’ordine e associazioni di volontariato che hanno a cuore i tanti beni comuni tolti alle mafie sul nostro territorio. Soltanto progettando insieme un percorso di comunità, analizzando le criticità, condividendo stategia e obiettivi, possiamo mettere a frutto queste risorse e restituirle rapidamente alla collettività”. Il comunicato è firmato dal presidente del Vol.Si, Santo Carnazzo.