Trecastagni (Ct): non gli piace la cena e picchia la compagna

La cena non era di suo gradimento e ha picchiato la compagna di fronte alle figliolette. È successo a Trecastagni, nel catanese, dove i carabinieri hanno arrestato un 29enne del posto per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.

Ieri sera i militari hanno risposto alla richiesta telefonica d’aiuto della compagna di 31 anni dell’uomo che, al loro arrivo, gli ha riferito di essere stata ancora una volta picchiata dal marito.

Il suo ennesimo gesto d’ira è stato motivato dal non gradimento della cena che la donna aveva preparato a seguito del quale aveva lanciato il piatto nel lavelo pretendendo che le figlie facessero altrettanto.

A quel punto l’uomo ha afferrato la compagna per il collo tentando di strangolarla ma le figlie, a difesa della madre, si sono interposte fra i genitori facendo desistere l’uomo. In quel momento l’uomo ha gridato alla donna di lasciare la casa, lanciandole nel frattempo i vestiti dalla finestra minacciandola. Una volta compreso che la donna stava allertando i carabinieri, ha avvertito la donna che avrebbe fatto il possibile per toglierle i figli, intimandole anche di non denunciarlo.

La donna è stata medicata alla guardia medica di Pedara dove il medico le ha diagnosticato ecchimosi all’abambraccio, lesioni da iniziale strottamento, dolore in regione dorsale destra e solo dopo la vittima ha circostanziato la denuncia a carico dell’uomo, evidenziando il comportamento violento e sempre viziato da una immotivata gelosia. La relazione fra i due era iniziata 17 anni fa quando all’epoca la donna aveva solo 14 anni. In questo tempo, complici anche gli abusi di alcool, il compagno aveva sempre avuto atteggiamenti violenti, le botte erano ormai quotidiane e in occasione dell’ultima gravidanza l’aveva accusata addirittura che il figlio in grembo era il frutto di una sua relazione extraconiugale, il tutto accompagnato da calci e pugni che le avevano provocato la scheggiatura di un dente.

L’uomo, inoltre, l’aveva privata del telefono cellulare costringedola a seguirlo al lavoro perché non voleva che restasse mai sola. In un’occasione la donna si era rifugiata dalla suocera, l’uomo aveva tagliato le gomme dell’auto della propria madre per costringerla e far ritorno a casa. L’arrestato è stato posto ai domiciliari in un’abitazione diversa da quella familiare.

 

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