Bronte (Ct): presto la nuova “Primavera” del castello Nelson

Presto al castello Nelson di Bronte, nel catanese, si vivrà una lussuriosa primavera fra giardini e stanze nobili. La copertura ed il tetto, un tempo entrambi fortemente ammalorati, e la facciata esterna, infatti, sono state completate, esattamente come le stanze interne dell’ala nobile.

Attualmente la soprintendenza ai beni culturali di Catania sta scegliendo carta da parati e decorazioni murarie delle stanze che un tempo furono la residenza nobiliare, per riportarla ai fasti di un tempo. Gli operai stanno lavorando per coibentare le fondamenta dalle infiltrazioni di umidità. Successivamente i lavori riguarderanno la pavimentazione del cortile più famoso e fotografato del castello, dominato dalla croce celtica.

Nei giorni scorsi il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, ha effettuato un sopralluogo insieme al rup dei lavori, geometra Nino Saitta, resposabile dell’area urbanistica del comune. “Diciamo – afferma Saitta – che l’intervento è completo al 70-75%. I lavori di rifacimento del tetto sono completi. Infiltrazioni d’acqua e pericolosi degradamenti della capriata sono ormai un ricordo. Presto arriverà pure l’ascensore che ci permetterà di raggiungere agevolmente il primo piano dell’ala nobile, abbattendo le barriere architettoniche. L’impresa al momento sta lavorando per porre le resine necessarie a proteggere le fondamenta dall’umidità, un lavoro che sarà utile per eliminare in futuro possibili muffe nei muri. Completati questi lavori si procederà a pavimentare il cortile con la croce celtica. Ritengo che a gennaio tutti i lavori potrebbero essere completi”.

“Vengo qui in media una volta al mese – afferma il sindaco Firrarello – Ci tengo che questi lavori si completino presto e bene, restituendo alla comunità un castello più bello di prima. Lo dobbiamo per consegnare alle future generazioni un monumento che naturalmente diventa centrale nel progetto di sviluppo turistico che stiamo preparando. Il  castello Nelson si trova in una posizione baricentrica tra l’Etna ed i Nebrodi e si presta perfettamente a molteplici attività culturali e turistiche. Rappresenta poi l’unico angolo di terra della Sicilia che un tempo fu inglese. Lo feci comprare dal comune sapendo bene che la sua valenza avrebbe potuto arricchire la nostra offerta turistica e culturale.

Ed è per questo – prosegue – che ho fatto il possibile per ottenere recentemente un ulteriore finanziamento di un milione di euro per ristrutturare anche quelle parti non previste dal progetto originario. Faremo tutto quanto sarà possibile per renderlo più bello di prima, compreso la sistemazione del giardino elemento fondamentale del castello. Quando tutti i lavori saranno completi organizzeremo una grande manifestazione. La storia, l’architettura e il fascino di questo antico maniero lo meritano”.

Intanto, essendo stato smontato l’imponente ponteggio, è finalmente pienamente visibile l’imponente facciata principale dell’ala nobile. Guardandola ci si rende conto della sua bellezza, della sua simmetria e di come i colori della muratura creino una naturale armonia cromatica con l’ambiente circostante. E presto tutto ciò potrà nuovamente essere ammirato da tutti.

 

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