Palermo: a Sorsicorti vince un corto iraniano

È stato un corto iraniano a vincere l’edizione 2021 di “Sorsicorti”, mentre il pubblico ha premiato il film di Martino Lo Cascio. Il documentario vincitore è “Dualpa”, di Mohammad Reza REza Moradi, mentre gli spettatori in sala hanno fatto vincere la pellicola palermitana “Tutto è Vodù”.

La giuria di esperti del festival, giunto alla sua quindicesima edizione ed ospitato nel cinema Rouge et Noir, ha scelto come miglior film quello iraniano, prodotto nel 2020. La pellicola del regista Moradi, in poco più di un quarto d’ora attualizza un personaggio a tratti mitologico. “Il film recupera il significato profondo di questa creatura mitica, attingendola da una cultura ancestrale e restituendola al mondo contemporaneo attraverso una storia narrata con grande accuratezza tecnica e la brillante interpretazione degli attori protagonisti” spiega la giuria.

A vincere la miglior regia, invece, è stato il corto belga di Xavier Seron “Sprötch”. La pellicola, con un abile uso dei meccanismi comici, sbatte in faccia allo spettatore la vigliacca indifferenza occidentale nei confronti di tragedie solo in apparenza distanti da noi e ci costringe davanti agli interrogativi educativi più scomodi.

Miglior corto sperimentale è “Frames”. Prodotto nel 2019 in Canada, dunque ben prima dello scoppio della pandemia, il corto di Farhad Pakdel riesce ad anticipare delle sensazioni di distanziamento sociale che oggi sono comuni a qualsiasi cittadino del mondo. Il regista immagina infatti un’avveniristica Montreal vista attraverso gli occhi di una donna che, camminando, osserva il consumarsi di una società che dipende dagli algoritmi delle reti sociali e abbandona la comunicazione con chiunque incontri per strada.

Il premio del pubblico resta in Italia, e più precisamente in Sicilia, grazie al corto di Martino Lo Cascio. Gli spettatori in sala hanno infatti applaudito “Tutto è Vodù”, il documentario prodotto nel 2020 in cui si intrecciano “verità, rischio, libertà, indipendenza, curiosità, radicalmente distante dalle leggi del mercato e del mainstream” così come dichiarato dallo stesso regista. Menzione speciale, infine, al corto australiano “Wine Lake” di Platon Theodoris e al film prodotto in Sudan da Suzannah Mirghani “Al-Sit”.

 

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