Gela (Cl): il questore consegna “il mio diario” agli alunni

Il questore ha consegnato 151 agende “Il mio diario” agli alunni di due istituti scolastici della scuola primaria di Gela e Niscemi. Il diario si pone come obiettivo quello di avvicinare i bambini alla cultura della legalità e di fornire un contributo nell’educazione al rispetto delle regole.

La polizia di Stato, anche per quest’anno scolastico appena iniziato, in collaborazione con il ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, e con il sostegno del ministero dell’economia e finanze, ha rinnovato l’iniziativa di distribuire l’agenda scolastica “Il mio diario”.

Il progetto, giunto all’ottava edizione, prevede la distribuzione di circa 350.000 agende agli alunni delle quarte classi degli istituti di scuola primaria.

Nella provincia sono stati individuati: l’istituto comprensivo San Francesco di Gela e il secondo circolo didattico di Niscemi. A 151 alunni delle due scuole nissene il questore Ricifari ieri a Gela e oggi a Niscemi, ha consegnato l’agenda, alla presenza delle rispettive dirigenti scolastiche Rosaria De Caro e Licia Concetta Salerno. Il diario, attraverso contenuti e linguaggio adeguati ai giovanissimi, si pone l’obiettivo di avvicinare gli adulti di domani alla cultura della legalità e di fornire un contributo nell’educazione al rispetto delle regole e ai valori di convivenza civile sanciti, innanzitutto, dalla Costituzione.

Nell’edizione 2021-2022 saranno anche affrontati gli argomenti che il ministero dell’Istruzione ha inserito nei programmi della reintrodotta materia dell’educazione civica: la Costituzione, lo sviluppo sostenibile e la cittadinanza digitale. In questa edizione, inoltre, è stata avviata una collaborazione con il Pon legalità 2014-2020, il Fesr, il Fse.

Il programma operativo nazionale, gestito dal ministero dell’interno e finanziato da fondi europei, sostiene progetti volti a favorire il rafforzamento delle condizioni di legalità per i cittadini e le imprese e dare nuovo impulso allo sviluppo economico migliorando la coesione sociale dei territori.

Il sostegno avviene, in particolare, in quelle regioni d’Italia dove fenomeni criminali, come la mafia, la ‘ndrangheta e la camorra, hanno frenato e ancora rallentato lo sviluppo e la crescita economica: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

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