Palermo: Calderone (Et) esprime solidarietà al presidente Musumeci, ma è negativo sulla nomina a commissario per gli incendi

“Solidarietà per il presidente della regione Musumeci per l’intimidazione subita. Ma la sua nomina a commissario nella lotta agli incendi in Sicilia è un grave errore del governo nazionale”. Così Franco Calderone nel non prendere atto che la strategia dell’attuale governo regionale per contrastare il fuoco sia errata.

La nomina, da parte del governo nazionale, del presidente della regione Nello Musumeci a commissario ad acta per gli incendi è un errore – sostiene Calderone – “Continuare ad affidare a Musumeci e al suo governo la tutela dei boschi della nostra isola dalle fiamme, addirittura nel ruolo di commissario, dopo gli errori commessi dallo stesso Governo, è semplicemente incredibile”. Lo dice Franco Calderone, coordinatore in Sicilia di Equità territoriale.

“In Sicilia, come c ricorda lo scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa – prosegue Calderone – l’estate arriva fino a novembre. Ci sono ancora quasi due mesi. Non ci sono più le alte temperature di qualche settimana fa. Ma se dovesse arrivare qualche sciroccata e ripartirebbero piromani e incendi che farebbe il governo Musumeci? Elicotteri e aerei anfibi, ovvero la spesa di tanto denaro pubblico per ottenere risultati disastrosi? L’inasprimento delle pene per chi viene preso mentre dà fuoco ai boschi non basta. Serve una strategia diversa. Il fuoco nelle aree verdi si combatte dislocando il personale nei boschi. Debbono essere gli operai forestali e gli agricoltori siciliani i protagonisti della tutela del verde della Sicilia, non gli elicotteri e gli aerei. Gli agricoltori, in particolare, deve essere assegnato il ruolo di tutela dell’ambiente, che gli deve essere riconosciuto dall’unione europea. Tutore dei fondi agricoli che possono anche confindare con i boschi. La sinergia tra agricoltori e operai della forestale possono assicurare la tutela del verde siciliano con la presenza costante nel territorio.

Una politica di tutela imperniata sugli interventi di mezzi aerei quando gli incendi sono esplosi è quasi inutile. Piuttosto, siamo curiosi di sapere quanto è costato quest’anno alla collettività siciliana il servizio fallimentare di aerei ed elicotteri. I dati parlano chiaro. La strategia antincendio del governo Musumeci, e segnatamente degli assessori all’agricoltura e al territorio e ambiente, Tony Scilla e Toto Cordaro – è costata alla Sicilia quasi 80.000 ettari di boschi in fumo. Fatti i conti, la metà dei boschi bruciati questa estate in Italia si trova in Sicilia. Un disastro ambientale ed economico. E che fa il governo nazionale di Mario Draghi? Premia il presidente regionale Musumeci nominandolo commissario per la lotta agli incendi in Sicilia. Tutto questo è incredibile!”.

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