Palermo: Fabrizo Bosso allo Spasimo con musiche di una nuova alba

Lo scenario dello storico Complesso Monumentale Santa Maria dello Spasimo questo fine settimana si tingerà con le note del noto artista Fabrizio Bosso. In scena con il suo nuovo progetto musicale We4”, per “Spasimo 2021 – musiche di una nuova alba”, venerdì 3 e sabato 4 settembre con un doppio turno, ore 20.00 e 22.00. We4, che vede sul palco oltre a Bosso alla tromba anche Julian Oliver Mazzariello al piano, Jacopo Ferrazza al contrabbasso, Nicola Angelucci alla batteria, è l’ultima fatica discografica del quartetto di Fabrizio Bosso, uscito a novembre 2020 per la Warner Music.

Un album che esprime pienamente, nel suono, nell’interplay e nella scrittura, quell’idea di condivisione totale che rappresenta ormai da anni la cifra stilistica del pensiero musicale di Bosso. Registrato a Roma, il 5 giugno 2020, subito dopo il confinamento forzato dovuto all’epidemia del coronavirus, We Four non è solo il frutto di un’esigenza, di una volontà di continuare a fare musica nonostante tutto, ma anche un lavoro privo di qualsiasi artificialità post-produttiva, dentro il quale ogni dettaglio è frutto di un contributo comune, che eleva il quartetto stesso ad autentico leader del progetto.

Julian Oliver Mazzariello al pianoforte, Jacopo Ferrazza al contrabbasso, Nicola Angelucci alla batteria e Fabrizio Bosso alla tromba, si sono dati appuntamento in studio e hanno celebrato un sodalizio, umano e musicale, perfettamente dichiarato nel titolo di questo nuovo lavoro. Prosegue, quindi, la ricerca di un suono collettivo e identitario, qui espresso in un repertorio composto prevalentemente da brani che portano le firme di tutti e quattro.

Primavera 2017: “Questo è il suono del mio presente e loro sono, oltre che degli amici, anche i musicisti che mi appagano di più sul palco, perché capaci di tirare fuori il suono che ho in testa”. Queste le parole di Fabrizio Bosso tra le note di copertina del precedente doppio live “State of the art”, fermo immagine tra i più felici nella carriera del trombettista torinese. Ed è in quel “presente” mai cristallizzatosi in passato, anzi, florido e vibrante nel corso del tempo, che “WE4” vede la luce.

 

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