Capo d’Orlando (Me): a villa Piccolo sui sentieri di Canaan con Luciano Armeli

Nella residenza della famiglia Piccolo di Calanovella di contrada Vena a Capo d’Orlando, nel messinese, serata all’insegna della cultura con lo scrittore di Galati Mamertino, Luciano Armeli Iapichino. All’ombra dei pini della residenza dei Piccolo, qui dove il geniale poeta Lucio amava tradurre anche le scritture arabe, ebraiche ed aramaiche, è stato presentato il nuovo libro di Luciano Armeli.

Un evento culturale promosso dal Kiwanis club orlandino nei giardini di villa Piccolo. Protagonisti un parterre di relatori d’eccezione e un nutrito, attento e qualificato uditorio. Lo scrittore Luciano Armeli Iapichino ha presentato la sua ultima opera “L’uomo delle tartarughe. Conversazioni con un sionista tra memoria e storia”, edito da Armenio editore.

Fra le pagine un viaggio intellettuale, spirituale, storico e geopolitico in una terra tanto affascinante quanto conflittuale, attraverso la narrazione delle vicende di una famiglia siciliana, i Longo Adorno, legata da generazioni alla terra di Canaan.

Dopo i saluti del luogotenente del Kiwanis, divisione 1 Sicilia dei Due Mari-Valdemone, Buttafarro; dell’avvocato Andrea Pruiti Ciarello, presidente della fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella; del presidente del Kiwanis club di Capo d’Orlando, Nicolò Cancelliere, l’opera è stata introdotta da Giuseppe Campagna, storico dell’ebraismo che ha delineato i concetti di diaspora e marranesimo e il politologo Fabio Cannizaro che, invece, ha analizzato i caratteri salienti dell’opera attraverso una disanima storico-attuale di Israele.

Alla lettura di alcuni passi del libro, nell’interpretazione di Leopoldo Verona, autore, poeta, regista, si è alternata la performance musicale del maestro sassofonista Alfredo Natoli che ha eseguito un medley di Ennio Morricone. Il cerimoniere d’eccezione è stato il past luogotenente Gaetano Vinci che ha anticipato la moderatrice dell’evento, Concetta Sidoti Abate.

Un evento di straordinaria levatura quello che si è svolto a villa Piccolo e fortunatamente non rovinato nemmeno dalla calura estiva e dall’incendio che poco dopo si è sviluppato nelle vicinanze. Luciano Armeli Iapichino, scrittore ormai apprezzato non solo in Sicilia, ha presentato con il patrocinio della fondazione l’ultima sua fatica letteraria, ben accolta anche dalla comunità ebraica di Roma. Nel volume di una piccola casa editrice siciliana sono confluite alcune delle più importanti firme del sionismo internazionale.

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