Sicilia: incendi, 8 associazioni chiedono di fermare la stagione venatoria

Sono otto le associazioni che chiedono al governo regionale di fermare la stagione venatoria alle porte. Italia nostra, Gre, Lac, Lav, Legambiente, Lipu-BirdLife Italia, Man e WWF sostengono che l’atteggiamento della regione è “schizofrenico: da una parte Musumeci firma la dichiarazione dello stato di crisi e di emergenza a causa degli incendi dell’eccezionale situazione meteo climatica, dall’altra si amana il decreto che anticipa al primo settembre l’apertura della stagione di caccia, contro il parere scientifico dell’ISPRA, istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale”.

In queste ore le segreterie nazionali e regionali delle associazioni ambientaliste hanno inviato al presidente della regione, Nello Musumeci e agli assessori all’ambiente e agricoltura, Salvatore COrdaro e Antonino Scilla, formali istanze per l’immediata sospensione del decreto 37/Gab del 26 luglio 2021 sul calendario venatorio 2021-2022, in particolare per quanto riguarda l’imminente preapertura della caccia nei giorni 1,4,5,11 e 12 settembre e l’apertura generale della stagione venatoria dal 19 settembre al 31 gennaio 2022.

“In una Sicilia martoriata dagli incendi che ancora in questi giorni stanno devastando ulteriormente boschi, parchi e riserve – si legge – ed estesissime aree rurali di particolare interesse per la fauna selvatica, con un caldo torrido ed una siccità impietosa che stanno decimando gli animli selvatici sopravvissuti, questo calendario venatorio rappresenta un’incredibile e sciagurata dichiarazione di guerra contro la fauna scampata dal fuoco.

Per le associazioni ambientaliste si tratta di “una scelta gravissima e irresponsabile in aperto contrasto con le direttive UE e con i principi scientifici per la conservazione della fauna, che ora rischia di essere decimata dalle doppiette con conseguenze irreversibili”.