Monforte San Giorgio (Me): i 450 anni di Tuccio drammaturgo

Quattrocentocinquanta anni fa completava il suo impegno teatrale Stefano Tuccio, drammaturgo che aveva scritto sei opere tutte in latino. La parrocchia di San Giorgio Martire di Monforte San Giorgio, nel messinese, retta dall’arciprete don Giuseppe Donia, intende ricordare Stefano TUccio. Appuntamento l’11 agosto alle 19.30.

Tuccio scrisse le sue prime tre tragedie: Nabucodhonosor, Goliath, Juditha, di argomento biblico, tra il 1562 e il 1564. Il professore Adriano Prosperi, già docente alla Normale di Pisa e accademico dei Lincei, in un suo libro sui Gesuiti tra Cinquecento e Seicento, per quanto riguarda la loro attività drammaturgica, cita solo il gesuita monfortese scrivendo che: “il dramma di Stefano Tuccio fu un tipico prodotto della cultura dei collegi gesuitici e degli ideali che vi si proponevano, lavorando su episodi e personaggi tratti dalla bibbia ebraico-cristiana e dalla storia, vi si rappresentava il conflitto tra il portatore della verità religiosa e il potere.

Tuccio concluse la sua attività con la trilogia cristologica, Christus nascens, Christus patiens, Christus judex nel 1570, cioè 450 anni fa. In queste opere per la prima volta il Cristo, re dei martiri, fu protagonista di tragedie che si inseriscono nell’eredità del dramma antico. L’aver calato il messaggio cristiano nelle forme della tragedia classica fu il primo passo verso la riforma, di grande significato nella storia del teatro, che segnò la nascita della tragedia cristiana.

Non solo studenti e docenti delle scuole gesuitiche d’Europa, ma soprattutto i cittadini furono quelli che decretarono il successo dei drammi di Tuccio. In particolare Christus judex fu la sua opera più riuscita, quella in cui Tuccio inventò e realizzò sbalorditivi effetti spettacolari, dimostrando particolari doti di regista oltre che di drammaturgo. Questa tragedia fu messa in scena più volte e in molti luoghi. In particolare nel 1574 fu rappresentata presso il Collegio germanico alla presenza di numerosi cardinali e di molti nobili tra cui Marcantonio Colonna, uno dei protagonista della battaglia di Lepanto.

Per celebrare l’attività drammaturgica di questo illustre monfortese la Parrocchia San Giorgio Martire di Monforte San Giorgio ha programmato un incontro nella Chiesa Madre di Monforte. Si terrà  l’11 agosto 2021 alle ore 19.30. Interverranno oltre all’arciprete don Giuseppe Donia, il sindaco Giuseppe Cannistrà e Costanza Amato Gullo, esperta della vita e delle opere di Tuccio. Nel corso dell’incontro verrà presentato il recente libro di  Guglielmo Scoglio dal titolo “Il ritratto di Stefano Tuccio S. J. nella Pinacoteca dell’Eritreo”. Scoglio con questo volume arricchisce la bibliografia dedicata al grande gesuita monfortese, proponendo una traduzione inedita dal latino del ritratto che a lui dedica  nella sua “Pinacoteca” un contemporaneo, Gian Vittorio Rossi che si firmava con lo pseudonimo di Giano Nicio Eritreo. Dallo scritto si ricava un’immagine molto netta della santità, del rigore morale e del valore intellettuale del grande monfortese.

 

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