Messina: presentato il volume “Cervantes al tempo di Lepanto”

È stato presentato al monte di Pietà di Messina il volume inedito “Cervantes a Messina al tempo di Lepanto”. L’evento rientra nel calendario delle manifestazioni in memoria del 450° anniversario dello sbarco del Don Giovanni d’Austria.

Si tratta di una delle pagine di storia più importanti del XVI secolo, che vide Messina protagonista assoluta nell’accogliere nel suo porto la Flotta della Santa Lega, posta sotto al Comando del figlio naturale di Carlo V.

In attesa dell’evento chiave in programma per domani, e rappresentato quest’anno dal Palio d’agosto promosso dal comune di Messina nell’ambito del progetto del Ministero dei beni culturali, l’associazione Aurora ha promosso diversi incontri culturali che quest’anno focalizzano l’attenzione sulla figura di Miguel de Cervantes.

Il volume “Cervantes a Messina al tempo di Lepanto” è stato curato da Enzo Caruso, Di Nicolò edizioni e può contare sui contributi di Nino Principato, Giulio Santoro, Filippo Cavallaro, Juan Cairos, Luciano Giannone, Sarina Macaluso.

Un lavoro che vuole mettere in evidenza una pagina di storia che pone Messina all’attenzione degli studiosi, nel periodo di massimo splendore della città, sotto il governo della Spagna, quando si trovò nel 1571 al centro di uno dei momenti più noti della storia del Mediterraneo.

Una pagina poco nota che documenta le cure ricevute dallo scrittore spagnolo presso il Grande Ospedale di Messina, per le gravi ferite subite durante la Battaglia Navale che lo porteranno a perdere l’uso della mano sinistra.

Dopo i saluti del presidente dell’associazione Aurora Fortunato Manti e dell’assessore Enzo Caruso, gli interventi dei relatori hanno trasportato il pubblico presente in un viaggio virtuale alla riscoperta di quel periodo.

L’arch. Nino Principato ha ricostruito la presenza di Cervantes nel Grande Ospedale di Messina ponendo l’attenzione sulla complessità monumentale dell’edificio che è da ritenersi senz’altro tra le opere architettoniche siciliane più importanti della seconda metà del Cinquecento.

Grazie alla ricostruzione digitale di Luciano Giannone il volume consente di apprezzare la rivisitazione virtuale di come la città nel 1571 dovette apparire agli occhi di Cervantes. La Piazza Duomo, l’Arco trionfale per l’ingresso di Don Giovanni d’Austria a Messina e il Grande ospedale civico sono stati ricostruiti restituendo alla memoria la città che non è più possibile ammirare oggi ma che rivive ancora nelle pagine immortali della storia.

È stato Filippo Cavallaro, fisioterapista e appassionato ricercatore di storia della medicina, a ricostruire invece la cartella clinica fisioterapica del poeta e l’organizzazione sanitaria della flotta di Don Giovanni e le cure ai feriti in battaglia.

Parole di apprezzamento per il lavoro di ricerca storica fatto sono state espresse dalla Sovrintendente ai Beni Culturali di Messina arch. Mirella Vinci e dalla direttrice della Biblioteca regionale Tosi Siragusa, entrambe presenti all’evento.

Il calendario prosegue con l’appuntamento oggi pomeriggio alle 18:30 al Marina di Nettuno con la terza edizione di “Malvasie senza confini” in ricordo del compianto Paolo Bitto, in collaborazione con la Camera di Commercio, istituto Antonello, istituto Cuppari, Marco Polo Project Venezia e  con la presentazione del volume di Marcello Saja “Malvasia delle Lipari”.

Sabato 7 agosto alle 10:30 prevista la scoperturaa Palazzo Zanca di una targa commemorativa in onore di Cervantes che verrà in seguito installata presso il tribunale, dove sorgeva il grande Ospedale. A cura del Rotary Club Stretto di Messina e del comune.

Nel pomeriggio di sabato 7 agosto invece l’appuntamento è con il palio, curato dal circolo ricreativo di Pace in collaborazione con la lega navale di Messina. Prevista alle ore 18:00 la partenza dalla rada di Grotte e arrivo al Marina di Nettuno.

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