Francavilla di Sicilia (Me): confronto sul futuro della ferrovia Alcantara-Randazzo

Si è svolto ieri mattina a Francavilla di Sicilia un confronto sul futuro della dismessa ferrovia Alcantara-Randazzo. Ieri il comitato “pro ferrovia Valle Alcantara”, composto dall’associazione ferrovie siciliane e da Sicilia in progress, è stato ricevuto dal neo presidente dell’ente parco fluviale dell’Alcantara, Renato Fichera, per un confronto sul tema.

Durante la conversazione, alla presenza di Giovanni Russo e Roberto Di Maria, è stato illustrato il lungo lavoro di sensibilizzazione svolto negli ultimi anni, insieme all’attività di tutela dell’infrastruttura attraverso atti tecnico-amministrativi. Fra questi, lo studio di fattibilità per il ripristino dell’intera linea dell’esercizio commerciale, presentato in una conferenza tenutasi a Giardini Naxos il 10 marzo del 2017 e già agli atti dell’Ente parco.

Uno studio che ha consentito di motivare la richiesta della riattivazione dell’Alcantara-Randazzo nell’ambito del completamento del raddoppio ferroviario Messina-Catania nel tratto Giampilieri-Fiumefreddo. Richiesta recepita dal ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ed inserita nel progetto di raddoppio, appaltato poche settimane fa. Secondo tale parere, RFI dovrà progettare il ripristino della linea che percorre la splendida valle Alcantara.

Consapevoli che l’obiettivo per rivedere questa linea nuovamente al servizio dei territori in cui si snoda è ancora lontano “desideriamo evidenziare – si legge nel comunicato – che quanto emerso durante l’incontro odierno è in linea con la filosofia del comitato, che vede al primo posto lo sviluppo del territorio siciliano e la mobilità eco sostenibile dei cittadini con i più moderni e comodi sistemi di trasporto pubblico”. In merito il presidente del parco fluviale dell’Alcantara, ha rappresentato il suo più incondizionato favore alla riattivazione della linea ferroviaria dismessa. “Essa costituirebbe – prosegue il comunicato – un formidabile vettore di trasporto ecocompatibile a servizio della fruizione del parco. La riattivazione dell’infrastruttura ferroviaria esistente incrementerà l’accessibilità della valle, anche grazie alla rete di piste ciclabili e di sentieri che potranno essere attestati sulle future stazioni. Si verrebbe a creare in tal modo un sistema di mobilità moderno, ad impatto zero, che renderebbe inutile il ricorso ad interventi sulla rete viaria, più invasivi e penalizzanti per un ecosistema delicato ed unico. (nella foto, da sinistra, Giovanni Russo, Renato Fichera e Roberto Di Maria).

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