Ficarra (Me): si inaugura il museo frantoio dell’olio di minuta

Ficarra, il borgo inserito nel circuito “Città dell’Olio” si fregia di un altro importante dettaglio. Si tratta del Museo (un vero e proprio frantoio funzionante) didattico dell’Olio di Minuta. Il Museo costituirà un altro spunto per scoprire l’offerta turistico-culturale del Museo Diffuso.

La struttura museale, nella sua specificità, è frutto di un intelligente lavoro conservativo e qualificante, effettuato all’interno di quelli che erano i magazzini dell’antico palazzo Piccolo detto di “Macalda Scaletta”. La nuova struttura, forse unica nel panorama italiano, non si limiterà ad essere solo luogo della memoria ma avrà una funzione didattica e laboratoriale  diventando un’attrattore anche per studiosi e studenti proventi dagli istituti e dalle università di agraria e botanica.

Gli allestimenti sono stati curati dall’architetto\assessore Mauro Cappotto, che si avvalso di diverse collaborazioni, tra questi anche dell’esperto Piero Catena per quanto concerne la sezione didattica (dotata anche di pannelli didattici che potranno essere fruiti anche dagli ipovedenti e dai soggetti fragili).

Nel periodo della raccolta – spiega Mauro Cappotto – gli studenti, da settembre ad ottobre, potranno assistere alle fasi di lavorazione delle olive, e nel frantoio moliranno le olive anche i turisti e le famiglie, villeggianti nelle strutture ricettive ficarresi, a cui saranno assegnati le piante d’ulivo, di proprietà del comune di Ficarra, per una personalissima “raccolta”. Anche questo è turismo.

Il Museo, ha detto il sindaco, ma questo sarà anche di discussione, durante la presentazione di domani, “sarà  e diventerà innovazione pere nella storia del luogo, regalando nuovi input all’economia del luogo che sull’arte olearia ha, nei secoli scorsi, determinato prosperità, caratterizzandone il tessuto produttivo.

Oggi Ficarra, infatti, vanta 9 “etichette” di olio pregiati, qui si può assaggiare il gelato all’olio, ma si sviluppa anche una linea di prodotti di bellezza legati appunto all’olio.

Nelle intenzioni dell’amministrazione questo Museo-Frantoio dovrebbe servire a rivalutare e promozionare una nuova economia, con ricadute, a pioggia, su tutto il comprensorio”.

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