Catania: omicidio Timonieri, due arresti

E’ il 12 febbraio del 2021 quando Vincenzo Timonieri, 25 anni, ritenuto contiguo al gruppo mafioso Nizza della famiglia di Cosa Nostra “Santapaola-Ercolano” scompare non lasciando alcuna traccia. I familiari ne denunciano la scomparsa nei giorni successivi e iniziano le indagini.

Le investigazioni permettono di inquadrare nell’ambito di possibili conflittualità interne al sodalizio criminale. Alcuni componenti di altre organizzazioni criminali simulano la propria vicinanza alla famiglia della vittima e cercano di far cadere le responsabilità in capo ad altre organizzazioni criminali in contrasto con il loro gruppo.

Fondamentali sono le dichiarazioni dei collaboratori che consentono di ricostruire in maniera puntuale l’antefatto della vicenda e il ruolo dei due indagati che, per impadronirsi del canale di approvvigionamento della droga gestito in autonomia dalla vittima, pianificano e organizzano l’omicidio di Vincenzo Timonieri e la sua esecuzione viene ordinata ai due fratelli Michael Agatino E Antonino Marco Sanfilippo, entrambi appartenenti ai Cursoti Milanesi.

Poco prima di venire ucciso, Timonieri viene convinto a disfarsi dell’arma che si solito non la lasciava mai. Nei pressi dell’abitazione di Privitera, viene fatto salire su un’auto per recarsi a recuperare delle armi. Sull’auto si trovano i fratelli Sanfilippo, solo per il primo tratto e Nizza Natale, sceso poi con un pretesto. Nel corso del tragitto, mentre l’auto transitava sulla strada statale 114 in direzione Vaccarizzo, Timonieri viene ucciso da alcuni colpi d’arma da fuoco che lo raggiungono alla nuca e al capo.

Grazie alle dichiarazioni di Michael Agatino Sanfilippo, già in carcere dall’aprile 2020 dopo lo scontro di fuoco verificatosi l’8 agosto 2020 tra i Cursoti Milanesi e i Cappello. Fondamentali le risultanze degli accertamenti medico-legali che riscontrano la veridicità delle dichiarazioni dei collaboratori giustizia in merito alle modalità esecutive dell’omicidio.

Oggi, per l’omicidio di Timonieri sono stati arrestati Natale Nizza, 25 anni e Salvatore Sam Privitera, 24 anni, entrambi di Catania.  I due vengono raggiunti da un decreto di fermo di indiziato di delitto con l’aggravante di aver agito per conseguire l’impunità dal delitto di omicidio in danno di Timonieri. Uno dei due arrestati: Salvatore Sam Privitera è stato catturato mentre si trovava a bordo di una nave da crociera proveniente da Croazia e Grecia, in sosta presso il porto turistico della città lagunare, durante la prima tappa in territorio nazionale.

Nel corso delle perquisizioni, inoltre, nelle abitazioni di pertinenza di Natale Nizza, i carabinieri hanno trovato e sequestrato 1,3 Kg di marijuana; 140 gr di hashish, detenuti da Mario Naceto, 29 anni, affiliato al gruppo mafioso dei Nizza e arrestato in flagranza di reato mentre tentava la fuga sui tetti dell’immobile di via Naumachia condiviso con il fermato; 22 cartucce calibro 7,65 e 29.000 euro in contanti detenuti da Nizza che aveva tentato di disfarsi del denaro lanciandolo dal balcone all’interno di un cortile in stato di abbandono in concomitanza con l’irruzione dei militari. I giudici presso i tribunali di Catania e Venezia, concordando con le risultanze investigative, hanno convalidato il fermo di indiziati di delitto e disposto il carcere per entrambi.

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