Roma: zone franche montane, 22 sindaci scrivono a Musumeci e Miccichè

Sono stati insieme ad altri sindaci delle zone franche montane a Montecitorio, a Roma, per parlare della fiscalità di sviluppo. Oggi 22 sindaci siciliani scrivono a Musumeci e Micciché.

Dopo tanti incontri, promesse politiche e clamore mediatico, la legge che istituisce le zone franche montane in Sicilia non è stata ancora approvata, nonostante un faticoso cammino di più di 2.300 giorni.

Le popolazioni delle terre alte di Sicilia che attendono questa norma politica ed economica per scongiurare un futuro di abbandono dei luoghi in cui sono nate, riunite nell’associazione Zone franche montane continuano a chiedere il riconoscimento del proprio diritto di residenza. Nei giorni scorsi, i comitati operativi dei sindaci e dell’associazione hanno firmato una richiesta di audizione congiunta al presidente della regione, Nello Musumeci e al presidente dell’Ars, Gianfranco Micciché.

Sabato prossimo, 12 giugno, alle 09.30, ci sarà un incontro dei comuni degli Iblei in piazza Roma a Buccheri, nel siracusano con sindaci, amministratori, consiglieri comunali, CNA, imprenditori e cittadini e il sindaco di Buccheri, Alessandro Caiazzo.

In rappresentanza di sindaci e associazione hanno firmato la richiesta di audizione ai vertici della Regione per parlare di strategie operative sono stati i sindaci Alessandro Caiazzo – Buccheri (Sr), Bartolo Giaquinta – Giarratana (Sr), Angelo Pulvirenti – Nicolosi (Ct), Pinuccia Raiti – Linguaglossa (Ct), Gandolfo Librizzi – Polizzi Generosa (Pa), Leonardo Neglia – Petralia Sottana (Pa), Lillo Puleo – Blufi (Pa), Dino Castrovinci – San Marco D’Alunzio (Me), Pippo Nobile – Castel di Lucio (Me), Giuseppe Catania – Mussomeli (Cl), Salvatore Noto – Marianopoli (Cl), Paola Immordino – Villalba (Cl), Luigi Bonelli – Nicosia (En), Stefano Fasciana – Regalbuto (En), Ausilia Cardaci – Agira (En), Filippo Taranto – Montalbano Elicona (Me), Concetto Orlando – Roccafiorita (Me), Valeria Imbrogio – Castell’Umberto (Me), Giovanna Bubello – Alessandria della Rocca (Ag), Francesco Di Giorgio – Chiusa Sclafani (Pa), Nina Comparetto – Prizzi (Pa) e Pio Siragusa – Corleone (Pa) e Vincenzo Lapunzina, presidente dell’associazione ZFM Sicilia.

“Non ci sono reali impedimenti per applicare la fiscalità di sviluppo alle Terre alte di Sicilia. È da irresponsabili continuare a procrastinare ed essere indifferenti ad un processo che porterà reale benessere a tutti i siciliani» fanno sapere dall’associazione Zone Franche Montane Sicilia. «Non possiamo più aspettare – è il commento del coordinatore Vincenzo Lapunzina -, abbiamo aspettato per fin troppo tempo. Ogni giorno che passa assistiamo alla chiusura di attività commerciali e quelle che resistono hanno difficoltà ad andare avanti. La fiscalità di sviluppo è una misura sostanziale e anche psicologica nell’immediato che mira a dare fiducia agli operatori economici, nonché fiscale e previdenziale”.

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