Musica: disponibile “Maharìa” del cantautore palermitano Bondì

Da oggi è disponibile in pre ordinazione “Maharìa”, il terzo album del cantautore palermitano Alessio Bondì, in uscita in digitale, vinile e CD il 21 giugno 2021. Ad anticipare l’uscita dell’album è il secondo singolo estratto “Fataciume”.

Il primo è stato “Ave Maria al contrario”. Maharìa è un’opera intensa e ispirata, un leitmotiv magico cercato nella musica, nei testi e negli arrangiamenti, un viaggio interiore in cui la lingua siciliana funge da chiave per l’inconscio, attraverso esplosioni di allegria, nostalgie solitarie, innamoramenti, eccessi di rabbia e incomprensioni, disillusioni e soluzioni. La rinascita è l’obiettivo di questo flusso, di questo dialogo profondo. Proprio per questo l’album viene alla luce il 21 giugno per il solstizio che rappresenta non soltanto un rito di passaggio dalla primavera all’estate, ma anche il giorno più lungo dell’anno, quello in cui la luce prevale sulle tenebre.

Già dal titolo dell’album è l’equivalente siciliano della “macumba”, di una magia che aiuta a dialogare col regno dell’irrazionale attraverso la potenza della musica e la scrittura in siciliano di un sortilegio che talvolta conduce all’innamoramento. Un amore vissuto come una sorte di sventura pregna di vitalità: chi si innamora in Maharìa si scopre euforico ed indifeso, condizione che in questo viaggio viene sondata ora in maniera ironica, ora drammatica, ora con incanto fanciullesco. Il disco risulta un racconto di vita letterario, stratificato, contraddittorio, come il fluire delle emozioni che si alternano in profondità.

Alessio Bondì è un cantautore palermitano, 33 anni, finalista al premio Tenco 2015 con il suo album “Sfardo”. Definito autore di razza, la sua scrittura è meticcia. Nasce da radici folk e si mescola con i ritmi contemporanei e il suono della lingua natìa, il dialetto palermitano. Un autore dal sangue misto che non a caso è stato definito una via di mezzo tra Rosa Balistreri e Jeff Buckley. Tra i temi più ricorrenti del suo lavoro ci sono l’infanzia, il racconto della terra lontana, la nostalgia. La scrittura, autentica per il linguaggio scelto, fa di Bondì un musicista atipico, artisticamente apolide, con alle spalle una ricca esperienza di concerti a livello nazionale ed internazionale. Sia “Sfardo” che il suo secondo album “Nivuru” del 2018, sono stati distribuiti in Italia e in Europa ricevendo importanti riconoscimenti come il premio De Andrè del 2013 come migliore interprete e la targa Siae al premio Andrea Parodi 2014.

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