Canicattì (Ag) “No usura No racket” con Sos impresa

Domani sabato 29 maggio a Canicattì (Agrigento “Sos impresa – rete per la legalità” a fianco degli imprenditori e commercianti coraggiosi sarà in visita alla tomba del beato Livatino e poi alla casa memoria dedicata al giovane magistrato ucciso dalla mafia. Infine sarà presentato un presidio della legalità al grido di “#LiberiamoCanicattì. No usura no racket”

Nel corso della mattinata di testimonianze prenderanno parte il presidente vicario nazionale di Sos impresa e rete per la legalità, Pippo Scandurra; il coordinatore regionale, Pippo Foti; il referente provinciale di Agrigento di Sos impresa e rete per la legalità, Eugenio Di Francesco.

Il via alle 9 con la visita dell’associazione alla tomba del beato giudice Rosario Livatino e del giudice Nino Saetta, uccisi dalla mafia rispettivamente il 21 settembre 1990 e il 25 settembre del 1988. Alle 10.15 ci si sposterà al centro culturale San Domenico dove saranno illustrate le tappe di un percorso che, come obiettivo principale, ha l’accompagnamento e il sostegno di tutti gli imprenditori che decidono di stare dalla parte dello Stato. L’iniziativa ha visto il coinvolgimento e il supporto dell’amministrazione che ha messo a disposizione i locali per l’evento.

Alla manifestazione parteciperanno: Ettore Di Ventura, sindaco di Canicattì; Angelo Cuva, assessore comunale alla cultura; Flavia Li Calzi, assessore alle attività produttive e alle politiche sociali. Saranno presenti anche le autorità militari e gli imprenditori seguiti e assistiti da Sos impresa-rete per la legalità provenienti non solo dalla provincia di Agrigento, ma anche dai territori limitrofi.

L’evento centrale sarà la presenza e la testimonianza dei presenti lungo viale Regina Margherita dove, a partire dalle 11.15 circa si snoderà una passeggiata per incontrare gli esercenti e i  commercianti, stringendo loro le mani in segno di vicinanza e solidarietà con un territorio che ha deciso di dire basta alla prepotenza e alle vessazioni della criminalità mafiosa.

L’iniziativa di domani mattina segue una mobilitazione cittadina che da giorni vede i commercianti di Canicattì apporre alle loro vetrine degli adesivi con il logo “No racket No usura” che porta alla conoscenza di tutti anche il numero verde 800 900 767, dedicato al sostegno delle vittime di racket e usura siciliane. La mattinata si concluderà con la visita alla casa memoria del beato Rosario Livatino.

“Vogliamo far sentire ai commercianti e imprenditori la nostra presenza concreta al loro fianco – afferma Scandurra – soprattutto in questo momento di crisi. Presenteremo per l’occasione il nuovo “presidio della legalità” che sarà coordinato da un imprenditore locale nostro associato che metterà a disposizione di chi ne avrà bisogno le nostre migliori risorse per aiutare a superare tutte le difficoltà economiche e di qualunque altra natura. Confidiamo nella partecipazione attiva e responsabile di tutti i commercianti, ma anche dei cittadini, perché solo insieme possiamo dire no al racket e all’usura”.

“Più di 150 adesivi – aggiunge Di Francesco – hanno trovato collocazione sulle vetrofanie degli esercizi commerciali. È stato importante il contatto diretto con i commercianti che hanno visto in questa iniziativa uno spiraglio di libertà, di giustizia e di sostegno a questa nuova realtà, che da mesi lavora nel silenzio per costruire un percorso volto a liberare Canicattì dal racket e dall’usura. Fondamentale oggi creare una rete di collaborazione tra mondo imprenditoriale, associativo e organi di polizia, garantendo la massima collaborazione”.

Commenti
Caricamento...

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi