Catania: cuochi e pasticceri vogliono recedere dalla Fic

La Fic, federazione italiana cuochi, probabilmente presto non avrà al suo interno l’associazione provinciale cuochi e pasticceri etnei che si è riunita nei giorni scorsi in assemblea straordinaria. L’associazione uscirà anche di conseguenza dall’Urcs, unione regionale cuochi siciliani.

“Questa decisione – spiega la dirigenza provinciale in una lunga lettera ai propri soci – così come assunta dalla nostra assemblea, segue l’amara constatazione che non ci riconosciamo nella gestione politico-associativa messa in pratica dall’attuale dirigenza nazionale, ritenendo ormai evidente l’intento di questa dirigenza di voler privare le associazioni territoriali federate di ogni potere e limitarne ogni autonoma decisione”.

Da un’attenta lettura del nuovo statuto della Fic, infatti, si “rileva che lo schema associativo imposto alle unioni regionali e alle associazioni provinciali, relega le stesse a mera figura di emanazione territoriale della federazione nazionale imponendo che ogni decisione o norma non condivisa sia da ritenersi nulla, cancellando ogni forma ed espressione di libertà associativa anche per il futuro.

La nostra Fic – continua la lettera – a cui con passione avevamo aderito nel tempo si è trasformata, tradendo i propri principi fondativi, in una congrega che opera ad esclusivo vantaggio e per il privilegio di pochi eletti”».

“I cuochi – spiega Angelo Scuderi, presidente dell’associazione provinciale etnea – adesso, in questo drammatico momento, hanno bisogno di lavorare, non di fare passerelle. Il nostro è un lavoro per gente abituata al sacrificio, non alle passerelle. Nella Fic c’è troppa politica e si bada solo agli interessi economici. C’è posto per i… vip e non per chi lavora seriamente. Per questo non potevamo più stare in un contesto che, in questo momento, non rappresenta la categoria. E tante voci di dissenso, come la nostra, stanno sorgendo in tutta Italia, ma vengono sottaciute».

La vicenda del nostro Statuto provinciale che non è stato accettato dalla Fic e, di conseguenza, ci tiene – secondo loro – all’angolo è un fatto inaccettabile. E’ la goccia che ha fatto traboccare il vaso. E all’attuale presidente regionale contestiamo che lui, in consiglio nazionale, votò contro la richiesta di poter avere più tempo per approvare gli statuti provinciali. E, fatto ancora più grave, invece di cercare di sanare questa frattura, comunicò ai soci della nostra sezione di potersi iscrivere anche nelle sezioni vicine. Le nostre strade non potevano più essere le stesse. Vogliamo ridare a tutti i cuochi e pasticceri etnei l’orgoglio del nostro lavoro e il piacere di poter stare insieme a discutere di tutto ma senza passerelle e vip”.

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