Palermo: convegno al liceo Meli con il procuratore antimafia e la ministra Lamorgese

Ci saranno il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho e la ministra degli interni, Luciana Lamorgese, fra i protagonisti del convegno del prossimo 18 maggio al liceo Meli di Palermo. A cinque anni dall’attentato all’ex presidente del parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, migliaia di studenti saranno collegati in tutta Italia in scuole e università per partecipare al convegno dal tema: “il mutamento della mafia: i fondi europei e le terre liberate”.

Si tratta di un percorso tematico e di approfondimento sulle infiltrazioni mafiose in agricoltura e sulle normative messe in atto per contrastarle. L’evento è stato organizzato dal liceo Meli di Palermo e vi hanno aderito scuole e università di tutta Italia per un bacino di migliaia di studenti tra più di 60 scuole e 5 università.

Di mattina si terranno le relazioni di autorevoli esponenti delle istituzioni, del mondo accademico e delle forze dell’ordine. A concludere i lavori sarà la ministra degli Interni, Luciana Lamorgese.

Sarà l’occasione per approfondire il tema delle infiltrazioni mafiose in agricoltura, a cinque anni dall’attentato che ha colpito Giuseppe Antoci e gli uomini della sua scorta. Sarà anche un momento per riflettere sui risultati raggiunti grazie anche alle normative messe in atto per contrastarle.

L’iniziativa rinnova l’impegno nella lotta alla mafia del liceo palermitano Meli di cui fu alunno Paolo Borsellino. Il liceo il 21 febbraio del 1984 aveva realizzato al teatro Politeama di Palermo, nel corso della seconda guerra di mafia, un’assise nazionale contro la mafia aperta dai saluti del presidente della Repubblica, Sandro Pertini e del presidente della commissione parlamentare antimafia, Abdon Alinovi, a cui parteciparono migliaia di studenti.

Adesso, il 18 maggio, lunedì, il liceo Meli racconterà una partita vinta contro la mafia e il lavoro di Giuseppe Antoci che, con il suo protocollo diventato legge ed inserito nei tre cardini del nuovo codice antimafia, ha scritto un’importante pagina di lotta alla mafia. Al liceo Meli, dunque, un’altra bella testimonianza di cultura della legalità e di educazione alla cittadinanza che i ragazzi sapranno far diventare un seme affinché possa germogliare nelle coscienze di ognuno di loro.

Il convegno inizierà alle 09.00 e, dopo i saluti della dirigente scolastica, Cinzia Citarella, del direttore dell’ufficio scolastico regionale, Stefano Suraniti e dei rettori di Palermo, Fabrizio Micari e di Urbino Giorgio Calcagnini e si snoderà in tre momenti.

Il primo a partire dalle 09.30 dal titolo “Il protocollo di legalità e i primi atti normativi a difesa degli agricoltori” a cui parteciperanno i prefetti di Messina, Cosima Di Stani e di Palermo, Giuseppe Forlani; del presidente del Tar Sicilia, Calogero Ferlisi, della docente dell’università Alma mater di Bologna, Stefania Pellegrini; di Giuseppe Antoci, oggi presidente onorario della fondazione Caponnetto e del direttore generale di Agea, Gabriele Pagliardini. A coordinare i lavori sarà Alessio Ribaudo, giornalista del “Corriere della sera”.

Al secondo appuntamento, che si svolgerà al Liceo Meli dalle 10.25, dal titolo “i risultati operativi e l’argine alle infiltrazioni mafiose in agricoltura” parteciperanno il prefetto Francesco Messina, direttore centrale anticrimine della polizia di Stato; il generale di divisione dei carabinieri, Pasquale ANgelosanto, comandante nazionale dei Ros e il generale di divisione della guardia di finanza, Riccardo Rapanotti, comandante della regione Sicilia. Si parlerà dei risultati ottenuti in questi anni che vedono, tra l’altro, celebrare proprio in questi mesi nell’aula bunker di Messina il maxiprocesso Nebrodi, il più importante processo in Italia e in Europa sui fondi europei per l’agricoltura in mano alle mafie. L’incontro sarà coordinato da Salvo Palazzolo, giornalista di “laRepubblica”.

Il terzo panel, in modalità online dalle 11.10, dal titolo “La normativa antimafia come strumento per liberare i territori dalla pressione mafiosa” vedrà la partecipazione del senatore Franco Mirabelli della commissione nazionale antimafia; del gip di Palermo, Nicola Aiello; del vice direttore dell’Agi, Paolo Borrometi; del professore Costantino Visconti, docente dell’università degli studi di Palermo e consulente del ministro della giustizia, Marta Cartabia; dell’onorevole Nello Di Pasquale della commissione regionale antimafia e della professoressa Maria Falcone, presidentessa della fondazione Falcone. L’incontro sarà coordinato da Nino Amadore, giornalista de “Il sole 24 ore”.

A seguire, il procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero De Raho, presente al liceo Meli, dialogherà con il direttore Rai, Andrea Montanari, sui temi della “Lotta alla mafia nel segno della normalità come prospettiva per lo sviluppo”. La chiusura e il saluto saranno affidati al ministro degli interni, Luciana Lamorgese.

Alla fine del convegno sarà inaugurata all’interno del liceo Meli la “strada della legalità” dal procuratore nazionale antimafia Cafiero che taglierà il nastro alla presenza del prefetto di Palermo Forlani, di Maria Falcone e di Giuseppe Antoci.

“Ringrazio di cuore la ministra degli interni, Luciana Lamorgese e il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho, nonché tutti i relatori che hanno accettato il nostro invito – dichiara la dirigente scolastica del liceo Meli, Cinzia CItarrella – la lotta contro le mafie è stata e sempre sarà al centro delle nostre attività al fine di formare cittadini onesti e consapevoli, per poter costruire una società libera dalle mafie e da ogni forma di prevaricazione”.

E’ stata ed è una strada tortuosa, gravida di insidie, paure, preoccupazioni e sofferenze – dichiara Antoci – mai più potremo essere gli stessi uomini che eravamo fino a qualche ora prima dell’attentato, ma la verità è che noi abbiamo capito che la resilienza e la difesa senza “se” e senza “ma” della dignità delle persone perbene doveva essere la sola e vitale questione a guidare i nostri passi. Abbiamo fatto solo questo, il nostro dovere, e li abbiamo messi all’angolo. Lo Stato ha vinto e continua a vincere. Al Meli proprio lo Stato racconterà questa bella vittoria”.

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