Raccuja (Me): comunità sotto shock per la morte della 43enne a Ponte Naso

Un’intera comunità, quella di Raccuja, è sotto shock per il ritrovamento della 43enne Giovanna Martella ritrovata morta sulla spiaggia di Ponte Naso ieri pomeriggio.

La donna, che indossava abiti sportivi, probabilmente aveva intenzione di fare jogging ed era arrivata a Ponte Naso a bordo della sua auto, una Peugeot 208.

A lanciare l’allarme erano stati due ragazzi che stavano passeggiando sulla spiaggia, ma per la donna era ormai troppo tardi. I medici del 118 accorsi sul posto non hanno potuto far altro che constatarne la morte. Le forze dell’ordine giunte sul posto (carabinieri di Naso, militari dell’ufficio locale marittimo di Capo d’Orlando) hanno identificato la donna grazie al numero di targa della sua auto perché lei non aveva dei documenti con sé.

Giovanna Martella conduceva una vita molto ritirata e viveva da sola in contrada Fosso Chiodo, dopo aver perso entrambi i genitori. Sul suo corpo non ci sarebbero segni di ferite o  colluttazione e tutto fa pensare ad un malore improvviso che le è stato fatale. Sarà solo l’autopsia disposta dal pubblico ministero di Patti, Federica Urban, a chiarire le cause della sua morte.

Ieri sera la salma è stata trasportata all’ospedale Barone Romeo di Patti dove sarà eseguito nelle prossime ore l’esame autoptico. Ancora gli investigatori non escludono comunque alcuna pista. Maggiori dettagli solo dopo l’autopsia. (foto Nebrodi24 di Salvatore Calà)

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