Catania: vessata dalla suocera, finisce l’incubo per una giovane

Madre e figlio vessavano una donna che era nuora e moglie rispettivamente dei due arrestati. I due, lei 57 anni e lui 32 anni, madre e figlio, dovranno rispondere di lesioni personali e percosse aggravate.

La vicenda, che ha avuto la sua evoluzione in un’abitazione di via Archimede nei pressi della stazione ferroviaria, ricalca lo stereotipo dei cattivi rapporti tra suocere e nuore specialmente se, come in questo caso, conviventi sotto lo stesso tetto nell’abitazione dei genitori di lui.

L’uomo aveva allacciato una relazione amorosa con la compagna coetanea dalla cui unione qualche mese fa era nata una bambina mentre la donna, da una precedente relazione, aveva già avuto un altro figlio affetto da deficit cognitivo. Adesso la suocera e il compagno le chiedevano addirittura di effettuare un esame del DNA per verificare la paternità del neonato.

Durante la gravidanza la donna era ritornata a casa dei propri genitori e poi, su insistenza dell’uomo, era ritornata dai suoceri dopo la nascita della figlia. Decisione improvvida per la donna perché presto sono arrivate le richieste da suocera e figlio per effettuare il test del DNA. Scenate di gelosia e rimproveri che sono sfociati in violenza pura quando la vittima, intenta a preparare le valigie per rientrare definitivamente dai genitori, è stata assalita dalla suocera e dal compagno che, nel parapiglia, aveva afferrato per il collo il figlio 13enne della donna, accorso in aiuto della madre.

Una visione, questa, che ha rianimato la poveretta che, con una furia inaspettata, è saltata sulle spalle del compagno e si è placata all’arrivo dei carabinieri avvisati dai vicini di casa che avevano sentito un gran trambusto.