Tremestieri Etneo (Ct): le terre e i colori dell’Etna nella scuola Teresa di Calcutta

I ragazzi della V D del plesso “Immacolata” del circolo didattico “Teresa di Calcutta” di Tremestieri Etneo in provincia di Catania sono i giovani protagonisti del progetto “Le terre ed i colori dell’Etna, il signor Ghiara cerca casa”.

Un percorso didattico che ha permesso agli alunni di realizzare un proprio centro storico di una loro città ideale. A ribadire l’importanza del progetto ci ha pensato la dirigente del circolo didattico “Teresa di Calcutta” Prof.ssa Benedetta Liotta che ha sottolineato come “nel corso del laboratorio gli alunni hanno preso visione del contesto urbano in cui vivono. Passo dopo passo li aiutiamo nel loro percorso che li porterà ad essere i cittadini consapevoli del domani”.

Concetti ribaditi anche dalla referente del progetto professoressa Rosanna Cristaldi: “Il nostro territorio presenta dei valori, delle atmosfere e dei tesori che devono essere mostrati alle giovani generazioni affinchè non vadano perduti per sempre. Capire le nostre radici e il nostro passato ci ha portato a creare un percorso didattico unico nel suo genere”. Pezzo dopo pezzo, gli alunni hanno creato un centro storico ideale, mettendo in primo piano l’Etna ed i materiali che riesce a metterci a disposizione.

Ad accompagnarli in questo percorso di appartenenza c’erano l’insegnante Antonella D’Agostino e l’ingegnere Riccarda Iacono. “Il protagonista del laboratorio- dice l’ingegnere Iacono- è il signor Ghiara. Un nome che non è stato assolutamente scelto a caso visto che la “ghiara” rossa veniva estratta in queste zone fino ai primi anni del ‘900. Un materiale con cui sono stati realizzati molti centri storici del nostro territorio”. Contesti urbani che prendono forma con materiali sostenibili, territori sempre più green con tecniche costruttive più compatibili con l’ambiente circostante.

“Vogliamo unire tradizione e innovazione attraverso l’utilizzo del digitale- spiega l’insegnante Antonella D’Agostino- lavorare tutti insieme e far crescere così il senso di appartenenza e di identità dei luoghi storici della propria città. Valori che, anche attraverso i disegni in bianco e nero, si raggiungono con la conoscenza più intima e le esperienze dirette di questi posti”.

 

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