Palermo: operazione “duty free”; 15 arresti per contrabbando di sigarette e droga

Sono ritenuti responsabili di contrabbando di Tle e traffico di stupefacenti le 15 persone arrestate oggi a Palermo dagli agenti della guardia di finanza nell’ambito dell’operazione denominata “Duty free”. Nel corso dell’operazione le fiamme gialle hanno sequestrato anche disponibilità finanziarie, immobili e automezzi per un valore di circa 1 milione e mezzo di euro.

I finanzieri di Palermo, in collaborazione con i colleghi di Napoli, hanno eseguito le 15 ordinanze. Tre persone sono finite in carcere, altri 7 ai domiciliari e cinque con l’obbligo giornaliero di presentazione alla polizia giudiziaria per i reati di associazione per delinquere finalizzata al contrabbando di sigarette e al traffico di sostanze stupefacenti.ù

In carcere sono finiti i palermitani B.G., 33 anni; C.P., 55 anni, capi e promotori dell’organizzazione criminale; Per D.G.G., 34 anni; autista per conto della ditta di spedizione; F.G., 39 anni; G.G.¸36 anni e G.A., 51 anni (i primi due corrieri e l’ultimo acquirente di tle) sono scattati gli arresti domiciliari. Infine, nei confronti di D.S.G., 55 anni; B.M.¸33 anni; D.P.G., 45 anni e D.P.M.¸64 anni, grossisti acquirenti di tle, è stata applicata la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria

A Napoli la guardia di finanza ha eseguito la misura cautelare in carcere per A.C., 48 anni, capo e promotore dell’organizzazione con compiti di procacciamento del tle a Napoli e spedizione a Palermo. Ai domiciliari, invece, sono finiti gli addetti alle spedizioni A.A., 25 anni; B.M., 46 anni; C.G., 61 anni e per V.P., 52 anni l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Nell’operazione risultano indagate altre tredici persone per un totale di 28 persone. Di questi ben 19 risultano percettori del reddito di cittadinanza. Le indagini svolte tra novembre 2019 e maggio 2020 dagli investagori del gruppo della finanza di Palermo, si erano avvalsi di intercettazioni telefoniche ed ambientali, attività di videosorveglianza e servizi di osservazione e pedinamento, avrebbero permesso di documentare un fiorente traffico di tabacchi lavorati esteri posto in essere sulla piazza palermitana da parte di un’organizzazione criminale che si riforniva a Napoli. I due palermitani che erano a capo del gruppo crimnale gestivano dall’isola i flussi di sigarette di contrabbando acquistate in Campania e poi nascoste in un immobile in affitto in zona Corso dei Mille. Il gruppo si sarebbe rifornito del tabacco lavorato estero di contrabbando procacciato a Napoli attraverso mirate trasferte eseguite da soggetti appartenenti all’organizzazione con compiti di corriere/staffetta utilizzando auto noleggiate, viaggiando all’andata via nave e al ritorno verso Palermo via terra.

A causa delle limitazioni agli spostamenti disposti dal governo, le sigarette venivano inviate a Palermo attraverso una ditta di spedizione, ignara del traffico illecito, indicando quali mittenti e destinatari di nomi e indirizzi di pura fantasia e comunicavano i relativi numeri di spedizione ad un uomo di fiduci, autista operante per conto della ditta di spedizione (D.G.G.), oggi agli arresti domiciliari, che provvedeva a ritirare e consegnare i pacchi contenenti le sigarette di contrabbando direttamente al magazzino di stoccaggio.

In un’occasione è stato sequestrato anche 1 kg di hashish constatando che l’attività illecita del sodalizio criminale si sarebbe estesa anche al traffico di droga evidentemente anche in ragione delle difficoltà della vendita al minuto su strada delle sigarette. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati circa 700 Kg di sigarette e 3 persone sono state arrestate in flagranza di reato.

Da Napoli a Palermo sarebbero state trasportate più di 5 tonnellate di sigarette. Il prezzo d’acquisto nella piazza napoletana sarebbe stato di 22 euro a stecca (meno della metà delle sigarette di libera vendita), successivamente venduto nel capoluogo all’ingrosso a 27 euro e al dettaglio a 35 euro, per un volume d’affari complessivo di oltre 2,4 milioni di euro. I carichi di sigarette di contrabbando una volta arrivate a Palermo, venivano vendute per la successiva vendita al dettaglio prevalentemente nelle zone Oreto stazione, Settecannoli, Borgo Vecchio, Brancaccio e Zen.

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