Catania: omicidio Santo Nicotra, fermato Agatino Gemma

Il pregiudicato catanese Agatino Gemma, 50 anni, è stato arrestato dagli agenti della polizia di Stato di Catania per l’omicidio volontario aggravato di Santo Nicotra, 80 anni.

Nel corso delle indagini sono stati acquisiti gravi indizi di colpevolezza nei confronti di Gemma. Lo scorso 7 aprile gli agenti erano intervenuti in via Formiche dove, su richiesta di alcuni presenti, era stata segnalata la presenza di un loro conoscente all’interno di un’abitazione che, da una visione esterna, era disteso sul letto e non rispondeva ai loro richiami.

Gli agenti hanno richiesto l’intervento del 118 e i vigili del fuoco, forzando la porta d’ingresso a chiave e hanno constatato che l’uomo era morto e vi erano copiose tracce ematiche sui suoi abiti e sul pavimento.

Sul posto è intervenuto anche personale del locale gabinetto regionale della polizia scientifica che ha effettuato il sopralluogo giudiziario, consentendo anzitutto di trovare un coltello a serramanico compatibile con l’arma utilizzata per compiere l’atto e il soggetto è stato identificato in Santo Nicotra, pensionato e incensurato.

Da una preliminare ispezione esterna, il medico legale intervenuto ha rilevato che Nicotra presentava delle ferite di arma da taglio al collo e al tronco, compatibili con eventuali azioni autolesionistiche, ma a seguito della ricognizione cadaverica eseguita all’azienda ospedaliera del policlinico Rodolico-San Marco, sono state riscontrate ulteriori ferite di arma da taglio sul dorso riconducibili ad un’azione di natura omicida.

Le indagini sono proseguite permettendo di acquisire le dichiarazioni di numerose persone informate sui fatti che, tra le varie circostanze, hanno riferito anche di un rapporto di conoscenza della vittima con un cinquantenne calvo, successivamente individuato in Agatino Gemma che nel 2006 era stato sottoposto a fermo per l’omicidio tramite accoltellamento di una prostituta straniera sulla strada statale Catania-Gela.

È stato anche acquisito un video in cui si notava u uomo, dalle caratteristiche fisiche corrispondenti a quelle di Gemma, introdursi da solo il 30 marzo nell’abitazione della vittima e fuoriuscirne alcune ore dopo chiudendo a chiave la porta. Gemma è stato prelevato nel reparto di psichiatria del locale ospedale Garibaldi-centro in cui era andato volontariamente il 2 aprile e accompagnato negli uffici della squadra mobile, all presenza del sostituto procuratore della repubblica procedente e del difensore di fiducia, è stato sottoposto ad interrogatorio in cui ha confessato l’efferato delitto scaturito per un debito di 300 euro non estinto dalla vittima.

Gemma ha riferito che per none ssere individuato si era disfatto di alcuni effetti personali della vittima e dei propri vestiti che erano macchiati di sangue e il giorno successivo si era nascosto fuori Catania per poi decidere di ricoverarsi autonomamente. L’Autorità giudiziaria ha emesso il decreto di fermo di indiziato di delitto per omicidio volontario aggravato da motivi abietti e futili, nei confronti di Agatino Gemma che, dopo le formalità di rito, è stato associato al carcere di Enna. Per l’uomo si sono aperti i cancelli del carcere.

 

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