Niscemi (Cl): lesioni, maltrattamenti e minacce alla moglie, arrestato

“Tu una vita non te la puoi fare, io mi prendo una pistola e ti sparo in testa. Ora me ne sto andando e come se ne va la polizia, vengo di nuovo”. Così diceva un uomo arrestato a Niscemi dagli agenti della polizia di Stato alla moglie continuamente maltrattata e minacciata.

Lunedì scorso gli agenti della polizia di Stato, di seguito ad una richiesta pervenuta sulla linea di emergenza, sono intervenuti in un’abitazione del centro di Niscemi poiché era stata segnalata una lite tra coniugi non più conviventi.

I poliziotti sul posto hanno identificato l’uomo in stato di agitazione che inveiva contro la coniuge. La richiedente riferiva agli agenti che il proprio marito, dal quale si sta separando, pochi minuti prima, dopo essersi arrampicato attraverso la grondaia, raggiungeva il terzo piano dell’immobile, introducendosi all’interno dell’abitazione. Una volta dentro ha danneggiato suppellettili, aggredendo e minacciando la donna di morte.

Dopo l’aggressione verbale, l’uomo ha colpito la donna con pugni e spintoni facendola cadere dalle scale e procurandole delle lesioni personali. La vittima è stata medicata e refertata all’ospedale di Niscemi riportando ecchimosi al corpo e al volto. Dopo l’arresto l’uomo è stato condotto al carcere di Caltagirone a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Ieri il Gip ha convalidato l’arresto del trentenne e disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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