Mazara del Vallo (Tp): 10 donne sul palco per il convegno “le donne e il mare”

Ieri sulla piattaforma digitale Global community e Expo si è svolto il convegno dal titolo “Le donne e il mare”, un ero e proprio viaggio virtuale attraverso il racconto “al femminile” di storie con un comune denominatore: il mare.

Il convegno è stato organizzato dal Flag trapanese in collaborazione con i centro di competenza distrettuale e il distretto della pesca e crescita blu.  Il Flag trapanese, presieduto da Andreana Patti, è un organismo che vede la partecipazione dei comuni di: Custonaci, Erice, Marsala, Mazara del Vallo, Paceco, Petrosino, San Vito Lo Capo, Trapani e Valderice e ha come obiettivo la promozione della crescita socio-economica dei settori connessi ala pesca e all’acquacoltura nell’ambito del proprio territorio di riferimento.

Il Flag trapanese ha voluto organizzare questo convegno con l’obiettivo di coinvolgere donne di grande talento e capacità, testimonianze concrete dell’impegno femminile in acuni settori del mare.

Ogni donna è stata protagonista della propria narrazione. Si sono alternate in video espressioni di mondi differenti e complementari che a vario titolo ogni giorno contribuiscono alla valorizzazione e alla salvaguardia del mare come risorsa culturale, sociale, ambientale e sportiva.

Il presidente del distretto della pesca, Nino Carlino, nel suo saluto istituzionale ha fatto un breve e interessante excursus delle donne che lavorano nela filiera della pesca e dell’acquacoltura. In alcuni casi le donne sono presenti anche a bordo, ma nella maggioranza dei casi le “donne della pesca” svolgono le principali attività a terra: dallo sbarco del prodotto al trasferimento verso i mercati ittici all’ingrosso, dalla vendita al dettaglio alla gestione amministrativa dell’impresa, dalla gestione dei rapporti con i fornitori e con i commercianti, alla gestione dei rapporti con le banche, ma anche con le istituzioni marittime.

Nel corso del convegno Andreana Patti, presidentessa del Flag trapanese ha ricordato la lunga e drammatica vicenda dei 18 pescatori sequestrati a Bengasi e liberati il 17 dicembre che ha viste protagoniste le donne. Madri, mogli e figlie dei pescatori fin dal primo giorno della notizia del sequestro hanno iniziato la battaglia per la liberazione dei loro epscatori, rei soltanto di essere andati a pescare in quelle acque internazionali storicamente ricche di gambero rosso. “Le donne e il mare” è stato il palco di dieci donne con il coordinamento giornalistico di Fabio Pace.

Caterina Banti e Maelle Frascari hanno raccontato la loro indimenticabile esperienza nel mare di Trapani che è tornato ad essere protagonista della vela internazionale. Trapani è stata, infatti, scelta come sede degli allenamenti invernali delle squadre olimpiche di Nacra 17 e 4.70.

Anche la soprintendenza del Mare ha spiegato le vele e si è raccontata in rete con una breve conversazione con Valeria Li Vigni che ha accompagnato il pubblico alla scoperta del patrimonio custodito nei fondali marini della Sicilia. Un Mediterraneo custode di un immenso patrimonio che va individuato, recuperato, tutelato e reso fruibile attraverso le più moderne tecnologie.

Il tema delle catture degli squali è diventato argomento del tavolo di discussione con  Eleonora De Sabata e Simona Clò dell’associazione MedSharks, una delle 40 organizzazioni non governative che costituiscono la più grande coalizione pro-squali. Ed ancora gli interventi di Rosalba Giugni e Carmen Di Penta di Marevivo, l’associazione che promuove e organizza, a livello nazionale e locale attraverso la propria rete di delegazioni su tutto il territorio, progetti e percorsi di educazione all’ambiente e allo sviluppo sostenibile. Un momento per far comprendere all’opinione pubblica quanto l’azione individuale e collettiva, finalizzata ad una corretta gestione delle risorse naturali, possa incidere sulla conservazione della biodiversità, sul benessere e sulla qualità della vita anche delle generazioni future.

Con Alessia Zecchini si è parlato del mondo dell’apnea la cui parola chiave, inutile dirlo, è profondità. Una disciplina che rappresenta la ricerca costante dell’andare a fondo nelle cose, nel guardarsi dentro.

Con Rosalia D’Alì, assessore alla cultura del Comune di Trapani,  si è parlato del progetto “Trapani è donna e … madre”. Trapani – la città tra i due mari – è da sempre crocevie di culture e luogo di incontri che hanno caratterizzato la sua storia e il suo sviluppo economico e sociale. In questo contesto, la donna ha svolto sempre un ruolo di primo piano. Il Mare Nostrum ha tanto da raccontare: storie di avventure romantiche, di schiavitù atroci e fughe da luoghi di guerre; storie di donne che approdano a nuova vita, storie di riscatto e di chi ha esperienze da raccontare. Al centro del Mediterraneo, Trapani vuole essere con il progetto “Trapani è donna e… madre” un luogo di incontro e confronto stabile, dove poter raccontare o ascoltare.

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