Palermo: maltrattamenti ad anziani in casa di riposo, 4 arresti

Li minacciavano e picchiavano quando non facevano quello che gli veniva richiesto. Era questa la situazione che dovevano subire gli anziani di una casa di riposo di Palermo e che è stata portata alla luce dagli agenti della guardia di finanza impegnati nell’operazione “Nessuno tocchi i nonni”. Quattro persone sono state sequestrate, mentre la casa di riposo è stata sequestrata.

I destinatari del provvedimento sono: Maria Grazia Ingrassia, 56 anni; Carmelina Ingrassia, 52 anni; Mariano Ingrassia, 63 anni e Vincenzo Alfano, 28 anni, tutti residenti a Palermo. Dovranno rispondere di maltrattamento, lesioni personali, violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro.

Il Gip, accogliendo le richieste della procura della repubblica, ha disposto il sequestro preventivo della Onlus. “I nonnini di Enza” che gestisce l’attività di assistenza residenziale, che è stata affidata ad un amministratore giudiziario nominato dal tribunale di Palermo, per assicurare la prosecuzione dell’attività con personale qualificato nell’interesse e per la salvaguardia degli ospiti della struttura.

Le indagini dei finanzieri di Palermo si sono sviluppate attraverso specifiche attività di intercettazione delegate dalla procura della Repubblica che hanno permesso di documentare fin da subito episodi di maltrattamento, fisico e psicologico, ai danni degli anziani. In meno di due mesi sono stati registrati decine di episodi di vessazioni e angherie attuate sistematicamente a danno degli anziani costretti a vivere in uno stato di costante soggezione e paura. Un vero e proprio regime di vita mortificante ed insostenibile, fatto di continue ingiurie e minacce.

“Ti prendo a bastonate, t’ammazzo a legnate, cosa inutile, prostituta, devi buttare sangue qua e devi morire; tanto se muori che mi interessa”. Sono solo alcune delle frasi che i quattro arrestati pronunciavano nei confronti degli anziani ospiti della casa di cura. I titolari della struttura, inoltre, dovranno rispondere, oltre che del mancato rispetto delle prescrizioni dettate dalla normativa vigente in materia di prevenzione del rischio di contagio, anche degli specifici reati in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro in quanto i dipendenti della struttura assistenziale non facevano uso dei dispositivi individuali di protezione, pur entrando a stretto contatto in un luogo chiuso con soggetti anziani, particolarmente fragili.

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