San Filippo del Mela (Me): ricorre l’anniversario della morte del carabiniere Fortunato Arena

Era il 12 febbraio del 1002 quando a Faiano, nel comune di Pontecagnano (Sa) il giovane carabiniere Fortunato Arena, 23 anni, originario di San Filippo del Mela, nel messinese, morì insieme al commilitone Claudio Pezzuto, 29 anni, di Lecce. I due carabinieri erano impegnati in un controllo di routine, durante il quale i due militari si imbatterono in due malviventi armati di pistola.

Quel giorno i due giovani militari hanno notato un’auto sospetta, una Nissan-Patrol che si era fermata in piazza Garibaldi e dalla quale era sceso un uomo per utilizzare una cabina telefonica e decisero di procedere al controllo del veicolo. Il carabiniere Arena chiese al conducente di esibire i documenti di circolazione, mentre il carabiniere Pezzuto si attestò in posizione di copertura.

Una volta visionati i documenti, Arena tornò verso l’auto di servizio e si sedette al posto di guida per effettuare via radio gli accertamenti di rito. Nel frattempo Pezzuto aveva notato una persona nascosta alle spalle del conduttore dell’auto controllata e, impugnata l’arma in dotazione, si era avvicinato chiedendo allo sconosciuto di farsi identificare. L’uomo, però, aveva estratto una pistola esplodendo numerosi colpi, attingendolo prima ancora che potesse far uso dell’arma in dotazione.

Il militare, sebbene ferito, si prodigò nel richiamare, a viva voce, l’attenzione dei passanti per evitare il loro coinvolgimento nella sparatoria. Contemporaneamente, il malvivente che prima era sceso dall’auto per telefonare, estrasse una mitraglietta che teneva nascosta sotto il giaccone ed esplose numerosi colpi contro Arena che si trovava ancora nell’auto, attingendolo al fianco sinistro. Il militare, sebbene ferito, rispose al fuoco attraverso il finestrino dell’auto, con la sua pistola d’ordinanza, in direzione del malvivento, senza raggiungerlo.

Gli autori del fatto vennero poi identificati nei pregiudicati Carmine De Feo e Carmine D’Alessio, entrambi all’epoca latitanti e affiliati alla camorra. Vennero poi arrestati il 14 luglio del 1992 a Calvanico e successivamente condannati all’ergastolo.

Il 27 maggio del 1993 il presidente della Repubblica ha conferito ai due carabinieri deceduti, la medaglia d’oro al valor militare. Per Arena con la seguente motivazione: “durante il controllo del conducente di un’autovettura in pieno centro abitato, visto che il commilitone veniva investito da fulminea azione di fuoco da parte di un malvivente nascosto nell’abitacolo, benché colpito a sua volta da micidiali colpi esplosi da brevissima distanza da altro complice, con mirabile coraggio, facendo appello alle ultime forze, rispondeva al fuoco con la propria arma, accasciandosi quindi privo di vita. I malviventi, identificati in due pericolosi latitanti affiliati a spietata associazione criminale, venivano poi catturati e condannati all’ergastolo. Chiaro esempio di elette virtù militari e di altissimo senso del dovere spinti fino al supremo sacrificio”.

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