Castellammare del Golfo (Tp): scoperto deposito abusivo di Gpl

A Castellammare del Golfo, nel trapanese, agenti della guardia di finanza hanno scoperto un deposito abusivo di Gpl in un immobile realizzato abusivamente che veniva utilizzato come deposito da parte del titolare di una ditta individuale. Scoperto anche un lavoratore in nero che percepiva indebitamente il reddito di cittadinanza.

Per diversi giorni le fiamme gialle hanno monitorato una ditta dedita al commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico. Dopo diversi servizi di osservazione ed appostamento, essendo stata accertata dalla consultazione delle banche dati in uso al corpo la presunta irregolarità delle attività svolte. È stato necessario un intervento diretto sia ad accertare la liceità della vendita del gpl che la presenza di eventuali lavoratori non in regola dal punto di vista contributivo e previdenziale.

All’atto dell’accesso nei locali aziendali, sono stati controllati un dipendente intento a caricare un furgone di bombole di gpl, prelevate da un capannone adibito a deposito. Il titolare dell’attività commerciale, alla richiesta di esibire le autorizzazioni, ha dichiarato di non aver mai dato alcuna comunicazione dell’inizio della propria attività (avviata nel 2008) e di non aver mai richiesto alcuna autorizzazione per il deposito delle bombole che vi erano accatastate. L’uomo è stato denunciato alla procura di Trapani e l’immobile è stato sottoposto a sequestro preventivo. Al suo interno sono stati trovati 2.500 kg di gas concentrato all’interno di 168 bombole.

Il dipendente è stato denunciato per non aver comunicato all’Inps le variazioni di reddito derivanti dalla sua attività lavorativa, svolta totalmente in nero, obbligo previsto per tutti i percettori di reddito di cittadinanza. L’uomo ha dichiarato agli operanti di lavorare dal mese di settembre 2020, pur continuando a percepire da febbraio dello stesso anno, per un totale di circa 11.000 euro. Il titolare invece è stato sanzionato per aver messo a lavorare un uomo in nero, con una multa che va dai 6.000 ai 36.000 euro.

I controlli delle fiamme gialle si sono estesi anche all’immobile parzialmente utilizzato dalla dita quale deposito, risultato totalmente abusivo e realizzato oltretutto in una zona soggetta a vincolo sismico.

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