Catania: donne liberate dai loro aguzzini

Da loro pretendeva denaro e prestazioni sessuali. Una vita di inferno per due donne liberate dai loro aguzzini a Catania dai carabinieri del nucleo radiomobile. Le manette sono scattate ai polsi di due romeni di 47 e 31 anni, colti in flagranza di reato per atti persecutori, tentata violenza sessuale, tentata estorsione e resistenza a pubblico ufficiale.

Da un anno circa pretendevano denaro e prestazioni sessuali da due connazionali, di cui una ex moglie del 37enne. Le povere vittime erano costrette a subire violenze fisiche e psicologiche di ogni genere.

Per loro è finito un incubo durato 12 mesi. Luogo delle barbarie era via Petriera. Le due donne erano costrette a tacere, pena pesanti ritorsioni e non hanno mai trovato il coraggio di denunciare i loro aguzzini. La scorsa mattina sono state aiutate da un passante che, sentendo le urla di una delle due provenire dall’abitazione al piano terra, ha richiesto l’intervento dei carabinieri.

Grazie a quella telefonata provvidenziale i carabinieri, accorsi sul luogo, hanno immediatamente individuato l’abitazione. Cercando di accedere dentro casa hanno trovato il 31enne pronto a sbarrare l’accesso, mentre il connazionale gli gridava contro: “che volete, sono a casa mia devo….mia moglie”.

A quel punto i militari, vincendo la resistenza del 31enne, hanno fatto irruzione nell’immobile notando il 37enne che cingeva con forza il collo della ex moglie con l’evidente intento di strangolarla. La poveretta è stata tolta da sotto le mani dell’ex marito e posta in sicurezza. Confortata dalla presenza dei carabinieri la vittima ha trovato il coraggio di denunciare gli abusi patiti nell’ultimo anon, tra cui la pretesa dell’ex marito di fare del sesso di fronte all’amico più giovane, nonché continue richieste di denaro, minacce di morte, botte e insulti lesivi della sua dignità femminile.

Nello stesso contesto i carabinieri hanno acquisito lo sfogo di una vicina di casa della donna che pochi minuti prima aveva ricevuto l’ennesima visita dei due connazionali che, oltre a tentare di costringerla ad avere rapporti sessuali con entrambi, per fortuna non verificatisi per la strenua resistenza della donna, pur di ottenere del denaro, l’avevano picchiata versandole addosso, proprio quella mattina, un cartone di latte mentre deridendola le ricordavano cosa le sarebbe successo se avesse chiamato le forze dell’ordine.

L’ex moglie del 37enne è stata soccorsa dal 118 e i medici le hanno riscontrato diverse ecchimosi sul corpo. Gli arrestati sono stati rinchiusi nel carcere di Messina dove resteranno su disposizione del Gip di Catania in sede di convalida degli stessi arresti.

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