Messina: usura e furto, donna in manette

Dovrà rispondere di usura, estorsione e furto la 55enne messinese arrestata dagli agenti della polizia di Stato in esecuzione di un’ordinanza di misure cautelari.

La donna è stata arrestata a seguito di una vicenda che ha coinvolto una impiegata che, in ristrettezze economiche, ha chiesto dei soldi in prestito all’arrestata.

Era il mese di aprile del 2020 quando la vittima si era presentata dagli agenti della squadra mobile di Messina raccontando che, già a marzo del 2019, per le difficili condizioni economiche in cui versava, aveva dovuto rivolgersi ad una sua amica, Angela SAntapaola che le aveva prestato 1.500 euro.

Tra dicembre 2019 e gennaio 2020 quest’ultima aveva concesso in prestito alla vittima altri 2.400 euro per un importo complessivo di 3.900 euro. L’indagata si faceva promettere e poi dare 7.731 euro applicando un tasso di interesse, da ritenersi usurario, stimabile al 90% annuo.

La donna, per farsi consegnare i soldi dalla vittima, ha messo in atto delle vere azioni estirsive (una consumata e una tentata) e le ha rubato il portafogli. L’indagata intimava alla pseudo amica il pagamento di quanto pattuito, minacciandola di privarla dell’auto e/o della casa di proprietà. Le intimidazioni più gravi, in forma diretta o indiretta, venivano ad esplicitarsi nell’avviso alla parte offesa che, dove quest’ultima no navesse restituito quanto dovuto, anche attraverso pericolose e non meglio indicate persone conosciute dall’indagata, sarebbe stata avviata alla prostituzione o ad attività di spacci odi droga o, ancora, nella più grave delle ipotesi prospettatele, sia lei che il figlio, avrebbero rischiato di essere ammazzati.

Allora la vittima, esasperata, ha deciso di rivolgersi agli agenti di polizia che hanno avviato immediatamente le indagini supportate da operazioni di captazione, servizi dinamici sul territorio, analisi dei dati economico-patrimoniali dell’indagata, verifiche documentali ed acquisizioni informatiche che hanno permesso di raccogliere gravi elementi indiziari a carico della SAntapaola.

Il pm del tribunale di Messina ha poi chiesto e ottenuto dal gip gli arresti per l’indagata e il sequestro preventivo di somme presenti sui conti correnti fino al raggiungimento di 6.831 euro e, in caso di in capienza, anche di alcuni veicoli sempre entro i limiti di valore indicati.

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