Sicilia: Fortè, il secondo Natale incerto per i lavoratori

Siamo arrivati al secondo Natale ed i lavoratori del Gruppo Siciliano della Grande Distribuzione FORTE’ non hanno alcuna certezza sul loro futuro. Il SINALP  assieme all’USI fin dal 2019, quando esplose in tutta la sua drammaticità la crisi economica della Meridi Srl titolare del marchio Fortè,  hanno lottato con i dipendenti per la salvaguardia della rete Fortè e dei livelli occupazionali garantiti, ma ad oggi siamo già al secondo Natale senza avere alcuna certezza e  prospettiva per il futuro.

Il Sinalp e l’Usi hanno incontrato le Prefetture, esponenti del Governo Regionale, i Commissari nominati dal Tribunale di Catania ed esponenti del Governo Nazionale nel tentativo di far emergere tra la politica e l’opinione pubblica il dramma vissuto dai 609 lavoratori Fortè.

Oggi in un assordante e drammatico silenzio si sta consumando “l’assassinio perfetto” di una grande azienda che in Sicilia era in grado di indirizzare i consumatori verso un gran numero di prodotti locali e veramente a chilometro zero, realizzati da aziende siciliane che a loro volta potevano dare altro lavoro e benessere.

L’aspetto più sconvolgente di tutta questa tragica vicenda è che ogni attore interessato o comunque partecipe alla vicenda Fortè di fatto risulta assente e non ha probabilmente ritenuto opportuno impegnare nemmeno un minuto del suo “prezioso” tempo per interrogarsi sul danno sociale, economico, e occupazionale che si stà realizzando con la “morte” di un grande gruppo Siciliano.

La scomparsa di Fortè ha creato spazi di mercato che saranno con quasi certezza matematica fagocitati da altri gruppi della GDO, ma stavolta non siciliani e cosa ancora più grave nemmeno italiani.

La politica, regionale con il suo assordante silenzio probabilmente ancora non si è resa conto che la perdita di gruppi di distribuzione alimentare siciliani con una forte propensione alla commercializzazione di prodotti siciliani e la relativa loro sostituzione con gruppi stranieri andrà ad incidere anche sulle nostre capacità produttive e sul nostro sistema alimentare che a detta dei tanti esperti nazionali ed esteri risulta essere tra i migliori al mondo.

Già oggi alcuni Gruppi della Grande Distribuzione straniera presenti in Sicilia ci impongono il loro stile alimentare che sicuramente non è mai stato il nostro e cosa ancora più grave sicuramente non risulta essere migliore del nostro.

Per inquadrare meglio il concetto ad esempio, in queste reti straniere, negli scaffali dedicati ai vini, se si fa un po’ di attenzione, si nota la quasi totale assenza di etichette siciliane, contro una estesa presenza invece di etichette di vini esteri prodotti in Nazioni senza alcuna cultura enogastronomica.

Sinalp con il Segretario Regionale Dr. Andrea Monteleone ed Usi con il Segretario Regionale Marco Vizzini ancora una volta denunciano la tragedia che ha colpito un grande gruppo come Fortè ed invitano la classe politica a riflettere sul danno che tutti i siciliani subiranno con la scomparsa di reti vendita siciliane che certamente sono avamposti a difesa dei prodotti siciliani ed in ultima analisi del sistema enogastronomico siciliano invidiato in tutto il mondo.

Con il nuovo anno, Sinalp ed Usi, chiederanno una maggiore responsabilità e dovere sociale alla classe politica per non lasciare in totale abbandono madri e padri di famiglia che nel più sconcertante silenzio delle istituzioni stanno perdendo il loro diritto al lavoro ed alla vita.

 

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