I carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia catanese di Paternò hanno arrestato in flagranza di reato due catanesi di 19 e 20 anni perché ritenuto responsabili di tentato furto aggravato in concorso.
L’equipaggio della gazzella, impegnato nel controllo del territorio, in special modo ai reati predatori commessi in aree rurali, ha sorpreso i due giovani armeggiare vicino ad uno scooter parcheggiato all’interno di una stradine adiacente al cimitero comunale.
Alla vista dei militari, i soggetti sono fuggiti nascondendosi tra la vegetazione dove, poco dopo, sono stati scovati ed accompagnati nuovamente sulla traversa. Qui hanno addoto delle scuse poco plausibili circa la presenza di quel motociclo che, secondo la loro versione, era stato rubato ad uno dei due a Catania e che erano riusciti a riconoscere, seppure i presunti ladro avessero apposto un’altra targa.
È bastato poco ai carabinieri per assciare la targa al mezzo e al legittimo proprietario, un cittadino di Motta Sant’Anastasia, cui era stato rubato poco prima lo scooter e sul quale i due ladri stavano sostituendo la centralina per avviarne il motore eportare a termine il furto.
Il motociclo è stato restituito al legittimo proprietario, mentre i militari hanno sequestrato la centralina elettronica contraffatta, comunemente utilizzata dai ladri per il furto degli scooter.