Messina: 11 milioni di canone annuo all’Anas ma si rischia la vita

Ogni giorno sulle autostrade siciliane si rischia la vita, eppure si pagano 11 milioni di canone annuo all’Anas. Adesso basta. A chiederlo è Cittadinanzattiva e il comitato di protesta. I siciliani pagano all’Anas 11 milioni di canone annuo per le due tratte e continuano a rischiare la vita tutti i giori e “bisogna passare dalle dichiarazioni ai fatti”.

Cittadinanzattiva e il comitato di protesta chiedono la revoca della concessione promessa dall’ex ministro Danilo Toninelli e nei mesi scorsi anche dal viceministro Giancarlo Cancelleri, continue passerelle e dichiarazioni che non hanno portato a nulla.

Visto il tergiversare dell’attuale politica, a settembre Cittadinanzattiva assieme ad alcune associazioni di consumatori ha presentato un esposto denuncia alla procura della repubblica di Messina per l’emergenza sicurezza Cas A18 A20 “attentato alla sicurezza dei trasporti” e inoltre il comitato nei mesi scorsi ha incontrato il prefetto di Messina per sollevare il problema della inesistente sicurezza, sulle due Autostrade.

Il Cas è un carrozzone creato contro lo Statuto dei siciliani  e alimentato dalla politica regionale  che colpevolmente non ha mai messo ai vertici manager del settore e di grande esperienza, tale situazione ha prodotto solo danni materiali e di immagine alla Sicilia, inimicandosi tutti: utenti, la deputazione nazionale, e regionale, amministratori locali, sindaci, sindacati, un vero primato, senza dimenticare le inchieste della magistratura, ben sei in sei anni. L’abbandono continua a produrre, una miriade di incidenti, piccoli, grandi e alcuni anche mortali. Le inadempienze e la disorganizzazione del Cas, denunciata dai sindacati, anche da quelli della Polizia Stradale, sono palesi.

Il comitato spontaneo chiede la chiusura del Cas, con il passaggio all’Anas delle maestranze, il declassamento delle due tratte a strade statali, l’abolizione del pedaggio e la loro messa in sicurezza. Il Cas è un ente illegittimo creato contro lo statuto siciliano, perché la costruzione e il mantenimento delle grandi opere sono di competenza esclusiva dello Stato e non della Regione.

Bisogna avere il coraggio di risolvere questa emergenza siciliana, le autostrade A18 e A20  sono state abbandonate all’incuria da oltre 20 anni e mentre la politica discute, le criticità contestate dal Ministero sono lievitate a 1.456 e malgrado tutto  la politica nazionale continua a tergiversare e a non decidere.

 

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