Milazzo (Me): anziano ucciso e bruciato per sottrargli la pensione

È stato ucciso e poi bruciato per sottrargli la pensione. Un triste destino per il pensionato 73enne  Giovanni Salmeri. Nella notte appena trascorsa i carabinieri del comando provinciale di Messina hanno arrestato per omicidio premeditato e distruzione di cadavere Ettore Rossitto, 56enne pregiudicato di Milazzo.

Il cadavere era stato trovato il 29 luglio del 2020 nei pressi di una discarica abusiva in località Scaccia a Milazzo, centro tirrenico del messinese. Il corpo carbonizzato dell’uomo presentava anche ferite di arma da taglio. Le prime indagini furno difficoltose in quanto non si era riusciti a risalire all’identità della vittima. Dal sopralluogo effettuato dalle forze dell’ordine erano stati trovati solo un cappellino parzialmente bruciato, un portafoglio contenente 1 euro e tre mazzi di chiavi e un coltellaccio da cucina. Ma di documenti di riconoscimento non v’era alcuna traccia.

L’autopsia ha poi rivelato che l’uomo, prima di essere stato bruciato, era stato raggiunto da almeno 11 coltellate al petto, all’addome e alla trachea, probabilmente con lo stesso coltello con lama 20 cm trovato sul luogo.

I carabinieri hanno avviato delle incessanti indagini visionanto più di 10.000 ore di registrazione di filmati estrapolati da più di 40 telecamere di numerosissimi sistemi di videosorveglianza pubblici e privati della zona. È stato così accertato che nella mattinata del 28 luglio un ciclomotore su cui viaggiavano due uomini transitava lungo la strada dove è stato poi rinvenuto il cadavere. Il passeggero aveva un cappello con visiera di colore verde, simile a quello repertato sul luogo del delitto e un abbigliamento compatibile con i frammenti di vestiti rimasti addosso al cadavere bruciato.

Confrontando questa scena con altre che ritraggono una densa colonna di fumo provenire dal luogo del delitto, compatibile con l’incendio del cadavere e poco dopo il passaggio dello stesso ciclomotore, questa volta solo con il conducente, da una strada proveniente dal luogo dell’omicidio, hanno permesso agli investigatori di chiarire le dinamiche del fatto di sangue.

Grazie alle immagini di sorveglianza della zona è stato possibile rilevare la targa del mezzo e giungere all’identificazione del proprietario: Ettore Rossitto che è stato posto sotto osservazione. L’arrestato odierno conoscenva Salmeri che risultava irreperibile da tempo, sebbene nessuno ne avesse denunciato la scomparsa. Il suo cadavere è stato identificato grazie proprio all’accesso eseguito dagli investigatori nella sua abitazione utilizzando uno dei mazzi di chiavi trovati sulla scena del crimine. L’uomo viveva da solo e in pessime condizioni igienico sanitarie. I vicini hanno confermato di non vederlo più dallo scorso luglio.

Altre immagini della mattina del 28 luglio analizzate dai carabinieri hanno permesso di individuare Salmeri e Rossitto che erano insieme nei pressi di un ufficio postale di Milazzo. Qui poco prima Salmeri aveva ritirato 650 euro di pensione. Sulla base di tale circostanza, in considerazione della sequenza temporale delle immagini raccolte e analizzate, gli inquirenti hanno ricostruito il delitto. Rossitto, dopo aver condotto Salmeri in una località isolata, sulla sponda del fiume Mela, gli avrebbe probabilmente rubato il denaro della pensione appena riscosso per poi ucciderlo con 11 coltellate, dando poi il corpo alle fiamme.

Il Gi pha ritenuto sussistente la premeditazione del delitto, comprovata anche da ulteriori filmati del giorno precedente all’omicidio che ritraggono Rossitto mentre si reca ad effettuare due sopralluoghi nel luogo dove poi si consumerà il delitto. Per l’uomo si sono aperti i cancelli del carcere di Barcellona Pozzo di Gotto dove resterà a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

 

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