Il coordinamento siciliano del partito paneuropeo Volt ha avviato un nuovo progetto allo scopo di analizzare, approfondire e contrastare la violenza contro le donne, proponendo delle soluzioni. Si tratta di Noi Siamo Antigone, una denominazione che intende richiamare l’omonima protagonista della tragedia greca di Sofocle, “simbolo di giustizia e di umanità – chiarisce Miriam Cannella, co-responsabile regionale del progetto insieme a Lorenza Di Miceli – Antigone, scontrandosi con il potere, si è battuta per affermare i propri valori e principi. Identificandoci nella volontà di affermare dei diritti di cui ancora le donne non sono portatrici – conclude – siamo spinte dal proposito di andare contro quegli stereotipi e quella mentalità maschilista che ancora permeano la nostra società, per una vera emancipazione, con uno spirito che ci accomuna ad Antigone”.
Perché è importante parlarne? Perché gli ultimi dati rivelano che la Sicilia è la prima regione italiana per numero di baby mamme e seconda per numero di minori vittime di reato (specialmente maltrattamenti, pornografia minorile e violenza sessuale). Altro triste primato siciliano riguarda il numero di denunce per stalking: 35 ogni 100mila abitanti, vale a dire 10 punti percentuali in più rispetto alla media nazionale. Questi sono solamente alcuni dei dati che evidenziano soltanto una minima parte di una realtà drammaticamente persistente.
“La donna da tempo immemore è costretta a portare sulle spalle il peso di essere donna – dichiara Lorenza Di Miceli – in quanto a causa di una mentalità retrograda non è considerata un essere individuale, capace di intendere e di volere indipendentemente dal sesso opposto. Si ritrova allora a dover affrontare e subire giornalmente varie forme di violenza in qualunque contesto e ambiente: lavorativo, familiare o, semplicemente, per strada”. Noi Siamo Antigone nasce quindi per debellare e denunciare queste realtà, anche le più impercettibili: dalla violenza fisica a quella psicologica, dalla violenza economica a quella sessuale fino alle forme di discriminazione più sottovalutate (come il catcalling e il body shaming).
La partecipazione al progetto è aperta a tutti, anche esterni al partito. Vi hanno già aderito membri delle sezioni territoriali di Agrigento, Catania, Messina e Ragusa, nonché professionisti di varia estrazione che hanno accolto con favore l’iniziativa.
Mercoledì 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il team del progetto organizzerà una Piazza Virtuale aperta a tutti e che sarà trasmessa dalle ore 20.00 alle ore 22.00 per raccontare esperienze vissute in maniera diretta o indiretta e confrontarsi sul tema. Studenti, associazioni, centri antiviolenza, professionisti, comuni cittadini: chiunque voglia partecipare o semplicemente saperne di più è sufficiente che contatti Volt Sicilia o le sezioni territoriali di riferimento tramite i rispettivi canali social.