Catania: taccheggiatori seriali denunciati

Questa mattina agenti della Digos di Catania hanno denunciato S.M. 20 anni e R.D., 23 anni per furto aggravato in concorso. I fatti risalgono al tardo pomeriggio di ieri quando veniva segnalato il furto di un paio di occhiali esposti all’interno di un negozio di ottica del centro cittadino.

L’autore del crimine, dopo aver consumato il furto, è scappato per le vie cittadine, raggiungendo dei complici che lo attendevano all’esterno. Poco dopo gli agenti, transitando per via Etnea, all’angolo con via Di Sangiuliano hanno notato due giovani dirigersi con un passo frettoloso in direzione piazza Dante .

Uno dei giovani era somigliante, per fattezze e per abbigliamento, all’autore del furto segnalato e aveva con sé una busta di un negozio di abbigliamento. Vista la corrispondenza con la descrizione del giovane autore del furto, gli agenti hanno proceduto al controllo di entrambi alla vista dei poliziotti, manifestavano chiari segni di nervosismo e insofferenza.

Nella busta c’erano tre felpe scure con ancora le etichette attaccate. i giovani non sono riusciti a giustificarne il possesso, essendo privi di alcuno scontrino d’acquisto. Visiti in difficoltà, i due ammettevano di aver trafugato le felpe, poco prima, da un grosso negozio del centro.

Gli agenti hanno intuito che i fermati potevano aver ammesso il fatto per coprire qualcosa di più rilevante, celando anche il furto presso il negozio di ottica e si ponevano alla ricerca di un eventuale veicolo in uso agli stessi, avendo rinvenuto in loro possesso le chiavi di un’automobile.

La ricerca ha permesso di individuare l’auto in questione che è stata perquisita. All’interno della vettura si trovavano vair capi di abbigliamento, un paio di scarpe, tutti di provenienza sospetta e un paio di occhiali da donna, risultati essere quelli rubati poco prima nel negozio che aveva avviato la segnalazione. Al termine dell’attività di riscontro è stato appurato che i due denunciati avevano perpetrato una serie di furti con destrezza all’interno di cinque attività commerciali, stivando il bottino all’interno dell’auto. Dopo averla debitamente inventariata, tutta la merce rinvenuta veniva restituita ai legittimi proprietari.

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