Capo Peloro (Me): riqualificazione della riserva con un finanziamento da 500 mila euro

La città metropolitana di Messina ha disposto un finanziamento da 500 mila euro per il progetto di riqualificazione nella zona A della riserva di Capo Peloro a Messina.

Il progetto di riqualificazione della zona ha ottenuto il parere positivo. Previsti: il rifacimento degli steccati in legno, la sistemazione di affacci fronte lago di Ganzirri e l’arredo urbano. Si tratta di importanti interventi voluti dal sindaco di Messina, Cateno De Luca e finanziati con i fondi della città metropolitana di Messina, messi a disposizione a seguito di variazione del bilancio.

L’importo complessivo è di 500 mila euro compresi oneri per la sicurezza. La richiesta dei pareri, inoltrata alla V direzione “ambiente e pianificazione” servizio “ingegneria territoriale”, ha ottenuto esito favorevole con l’approvazione da parte di tutti i soggetti coinvolti e cioè la soprintendenza ai beni culturali ed ambientali di Messina, il direttore della riserva naturale orientata Capo Peloro, Maria Letizia Molino e il comune di Messina, area tecnica, dipartimento servizi tecnici.

Il progetto mira alla valorizzazione ambientale, allo sviluppo turistico sostenibile del territorio protetto e alla realizzazione delle opere, compatibili con quanto previsto dal regolamento della riserva naturale e dalle norme di tutela ambientale, rese indispensabili per consentire una migliore fruizione dell’area protetta che attualmente presenta in alcuni tratti zone di criticità.

Gli interventi saranno localizzati lungo la parte Nord del lago Grande, facente parte della riserva naturale di Capo Peloro e prevedono l’intera delimitazione dell’area protetta attraverso la sostituzione dello steccato in legno esistente con staccionata in legno massiccio, il recupero dei manufatti esistenti, la riqualificazione dei 12 affacci con vari interventi tra cui la regolarizzazione delle superfici in cemento esistenti, la realizzazione di rivestimenti con paramenti in pietra naturale, la collocazione di arredo urbano, la creazione di palizzate e la posa in opera di gabbioni a ridosso delle stesse, il recupero di area utilizzata per l’approdo dei natanti mediante delimitazione con pali in legno infissi in acqua.

Inoltre, saranno realizzati lavori di ripulitura e decespugliamento che dovranno interessare esclusivamente rovi ed essenze vegetali infestanti che si trovano lungo il percorso pedonale e che costituiscono un ostacolo per la sua libera fruizione.

La riqualificazione prevede l’utilizzo di materiale naturale quali roccia e legname e saranno adottate tecniche di ingegneria naturalistica che non recheranno alcuna interferenza o danno alla fauna, alla flora e ai biotipi esistenti. Eventuali materiali di risulta saranno rimossi e trasferiti presso idonei siti di smaltimento.

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