Catania: maltrattamenti in famiglia, 44enne ai domiciliari

Un uomo di 44 anni è finito agli arresti domiciliari per maltrattamenti in famiglia. Le indagini hanno fatto luce su un caso di maltrattamenti perpetrati dall’uomo nei confronti della moglie, colpevole di averlo lasciato ponendo fine così al matrimonio.

Sposati dal 2013, i due coniugi si erano separati a febbraio del 2019 a causa del comportamento dell’indagato, consumatore abituale di sostanze stupefacenti e alcool nonché intrattenente una relazione extraconiugale che aveva costretto la moglie con i figli a trasferirsi in un’altra abitazione.

La decisione scatenava l’ira del marito che, non sopportando più la cessazione della convivenza coniugale, ha iniziaot a molestare la donna con continue chiamate e messaggi di testo per ripristinare la convivenza nonostante la propria relazione extraconiugale fosse ancora in corso.

Pur di costringere la donna a riconsiderare il loro rapporto, giungeva al punto di presentarsi sotto la nuova abitazione della ex per infliggersi delle coltellate al collo e al braccio alla presenza anche die figli.

L’incremento degli atti vessatori che hanno messo anche a rischio l’incolumità della parte offesa come quando, solo dopo una settimana dal primo gesto eclatante, si ripresentava sotto casa minacciando di suicidarsi se non gli fosse stato consentito di entrare nell’abitazione e sempre nello stesso giorno tentare di travolgere la poveretta con la propria auto nei pressi di un’edicola in via Nizzeti, dopo aver percorso la strada in contromano.

Tali comportamenti sono stati replicati anche alla presenza dell’ex suocero, ingiuriato ed aggredito, per fortuna senza particolare conseguenze. La colpa dell’uomo sarebbe stata quella di sostener ela figlia nell’invito a rimuovere gli attrezzi da lavoro lasciati in casa dei genitori. L’uomo si è lasciato andare ad azioni autolesionistiche che lo videro più volte sbattere la testa contro il pavimento. Un gesto che si è placato solo con l’arrivo dei carabinieri sul posto.

Tutti questi eventi sono stati confermati da una delle figlie della persona offesa, anche lei presa di mira dal padre con messaggi di messaggistica istantanea dove additava la figlia come una poco di buono alla stregua della madre e una drogata.

L’escalation della gravità dei comportamenti posti in essere dall’uomo che avevano ormai minato la stabilità psicologica della vittima privandola della sua quotidiana tranquillità e ha indotto quest’ultima a denunciare più volte ai militari  l’uomo verso cui oggi è stata chiesta la misura cautelare emessa dal gip del tribunale etneo.

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