Gravina (Ct): randagismo, riduzione Tari per chi adotta un cane

L’amministrazione comunale di Gravina di Catania, guidata dal sindaco Massimiliano Giammusso, ha approvato il regolamento per l’adozione dei cani randagi catturati sul territorio comunale.

Il documento, che prevede come incentivo una riduzione della TARI per chi adotta un amico a quattro zampe, è stato approvato in consigio comunale e i servizi amministrativi sono già al lavoro per la redazione dei bandi per l’affidamento ai cittadini che ne faranno richiesta.

“L’obiettivo è quello di ottenere un duplice risultato – spiega il primo cittadino – da un lato si migliora il benessere degli animali ricoverati che saranno affidati a famiglie che si prenderanno responsabilmente cura di loro. Dall’altro si limitano i costi del randagismo a carico della collettività. Ancora una volta desidero sottolineare il lavoro svolto dal settimo servizio, competente in materia di randagismo”.

Il vicesindaco Rosario Condorelli ha espresso soddisfazione per la conclusione dell’iter consiliare. “Si tratta di una misura che il mio gruppo politico di riferimento “Uniti per cambiare” persegue da diversi anni e che finalmente trova compimento con quest’amministrazione. Ad parile del 2019 è stata presentata una mozione che vedeva coem primi proponenti i  consiglieri Salvo D’Urso e Teresa Campanile, mentre lo scorso 29 settembre il consiglio comunale, presieduto da Claudio Nicolosi, ha approvato il regolamento definitivo. Come incentivo è previsto uno sgravio fino a 400 euro annui, per la durata di tre anni, sulla Tari dovuta. Il documento prevede tutta una serie di requisiti relativi alle modalità di adozione e soprattutto i controlli sulle eventuali inadempienze degli adottanti – ha concluso – poiché la priorità deve essere il benessere degli animali”.

“Il regolamento approvato – ha concluso il sindaco – è anche frutto del lavoro svolto in sinergia dalla II commissione presieduta dal consigliere Paolo Kory e dagli assessori con delega ai Tributi e al Randagismo, rispettivamente Maria Battaglia e Salvo Santonocito”.

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