Catania: verso il concerto del pianista Claudio Bonfiglio

Il pianista Claudio Bonfiglio sarà ospite sabato prossimo 10 ottobre alle 18.30 all’istituto Sacro Cuore di via Milano a Catania per la rassegna della società catanese amici della musica diretta da Anna Rita Fontana.

Bonfiglio, 31 anni, ha al suo attivo più di 100 concerti nei quattro continenti e numerose vittorie in concorsi nazionali ed internazionali. Dopo il diploma all’istituto Vincenzo Belini di Cataina e la laurea con lode al conservatorio Evaristo Felice Dall’Abaco di Verona con Vittorio Bresciani, uno dei massimi interpreti del repertorio di Liszt, si perfeziona con Andrea Dindo.

Nel 2019 a Padova consegue il master in pianoforte e musica da camera con Konstantin Bogino con cui continua ancora oggi il suo percorso.  “Il focus del programma è chiaramente Beethoven – evidenzia il musicista – con due sonate, che per quanto diverse e contrastanti tra di loro, sono rappresentative dello stile maturo del compositore”. In particolare si fa riferimento alla sonata in Fa minore “appassionata” composta dopo lungo travaglio da Beethoven a Bonn tra l’estate del 1804 e i primi mesi dell’anno successivo, dedicata al conte Franz von Brunsvik e alla sonata in Mi maggiore op.109 scritta nella tonalità amabile e iridescente dell’Heimlichkeit beethoveniana, risalente al novembre del 1821. Come gesto di gratitudine per l’amico Franz Brentano che lo sostenne durante la sua carriera, la composizione porta la dedica “a Fraulein Maximiliana”, figlia 19enne di quest’ultimo.

Appassionato di musica moderna e contemporanea, Bonfiglio ha collaborato con alcuni dei compositori più produttivi della scena musicale odierna come Battistoni, Mannucci, Procaccini, Gregoretti, Bianchera, Galante e Campogrande, del quale sabato pomeriggio proporrà un brano.

“Ho deciso – prosegue Bonfiglio – di incorniciare le Sonate tra due lavori di epoche diverse per creare una sorta di linea temporale che va dal passato al futuro: una sonata di Scarlatti che richiama la tonalità dell’Appassionata e un lavoro recentissimo del maestro Campogrande, che ci mostra l’evoluzione della scrittura pianistica fino ai giorni nostri. In particolare quest’ultimo lavoro, “Nudo”, nasce come commissione di un ritratto di donna “in musica” articolato in 5 movimenti che prendono in esame e danno una “visione sonora” di diverse peculiarità sia fisiche che caratteriali del soggetto ritratto”.

Se la Sonata K. 466 di Scarlatti è uno di quegli Andanti che si possono considerare come anticipazione di una scrittura pianistica romantica, con la sovrapposizione di terzine nella mano destra e di duine nella sinistra a pervadere tutto il brano, “Nudo” invece nasce dalla creatività di quello che la stampa ha definito come un “compositore di stoffa”, un concerto per pianoforte e orchestra intitolato R (Un ritratto per pianoforte e orchestra) diventato solo in seguito una versione per pianoforte solo. “Un brano che sarebbe identico a R – ha spesso detto Campogrande – se non fosse per il fatto che, come suggerisce il titolo, il pianista è nudo, senza abiti orchestrali”.

Ingresso solo su prenotazione.

Commenti
Caricamento...

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi