Catania: Area 51 aperto, il questore lo chiude per 30 giorni

Il questore di Catania, Mario Della Cioppa ha disposto la chiusura dell’esercizio pubblico di somministrazione di alimenti e bevande di via Coppola all’insegna “Area 51”.

Il provvedimento adottato dall’autorità provinciale di pubblica sicurezza a tutela dell’incolumità pubblica prevede la sospensione dell’attività commerciale per 30 giorni e scaturisce da una lunga serie di infrazioni di natura amministrativa e penale che la polizia di Stato ha puntualmente rilevato e sanzionato.

Le attività di “Area 51” erano state sospese per quindici giorni l’11 novembre 2019 e lo scorso 13 maggio a seguito dei numerosi interventi delle forze dell’ordine per episodi di lite e di rissa che hanno avuto origine all’interno del locale e sono degenerati nelle immediate vicinanze dello stesso.

Altri interventi hanno riguardato il disturbo recato al vicinato per l’emissione di musica ad alto volume, diverse violazioni della normativa sulla somministrazione di bevande alcooliche fuori dall’orario consentito dalla legge e trattenimenti danzanti tenuti in assenza delle prescritte autorizzazioni.

Lo scorso 20 settembre intorno alle 02.45 circa, agenti delle volanti in servizio di controllo del territorio nell’area di San Berillo, sono intervenuti nel locale dove era stata segnalata per l’ennesima volta l’emissione di musica ad alto volume. Malgrado tutto ciò, alle 01.30 una volante, nel suo giro di perlustrazione della zona, si avvedeva che “area 51” era nuovamente aperto, con diversi avventori presenti sia all’esterno che all’interno del locale, dove alcuni clienti ballavano accompagnati da musica ad alto volume.

Il 24 settembre intorno alle 2 del mattino, all’inizio del quarto giorno dalla notifica di chiusura di 5 giorni, l’Area 51 era di nuovo aperta e ancora erano presenti diversi avventori che alla vista degli agenti si sono allontanati. L’infrazione  è stata segnalata alla sala operativa della questura che aveva già inviato sul posto i rinforzi.

Nel locale, nonostante il fuggi fuggi, ancora qualche cliente con la birra in mano, la musica diffusa, i diversi boccali sparsi sui tavoli e sul banconte, testimoniavano in modo inequivocabile la piena attività condotta fino a pochi istanti prima.

All’intimazione di immediata chiusura del locale è seguita l’avvertenza delle conseguenze derivanti al titolar epe rquella illegittima condotta che lo aveva portato ad ignorare per ben due volte la disposizione di chiusura comminata quale sanzione dell’inosservanza delle norme di contenimento sanitario.

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