Catania: quattro arresti per rapina e violenza a pubblico ufficiale

Rapina impropria aggravata in concorso, tentata rapina aggravata in concorso, violenza a pubblico ufficiale. Sono questi i reati di cui dovranno rispondere le quattro persone indagate e raggiunte da un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale di Catania.

Le misure sono state eseguite dai carabinieri. I reati traggono origine da quanto accaduto nella notte tra il 3 e il 4 marzo scorsi. Tre dei quattro indagati, in piena notte, approfittando del fatto che il proprietario fosse assente perché ricoverato in una struttura sanitaria, si introducevano nel suo appartamento in zona San Cristoforo.

I rumori provenienti dall’immobile destavano alcuni vicini di casa che, per comprendere che cosa stesse realmente accadendo, si affacciavano sul pianerottolo bussando alla porta del vicino. Ad aprire uno dei malviventi travisato con berretto e scaldacollo che, alla domanda di cosa stesse facendo, rispondeva: “nulla, non stiamo rubando nulla” ed immediatamente fuggiva seguito dai complici, tutti travisati. Nel corso della fuga, uno dei vicini intervenuti è riuscito a sfilare il passamontagna ad un malvivente che lo minacciava dicendo “domani ti sfondo la testa” per poi addirittura tornare indietro e ribadire le minacce: “domani siamo di nuovo qui e ce la sbrighiamo”.

La telefonata formulata al 112 dai vicini di casa consentiva l’intervento sul posto dei carabinieri. Dal sopralluogo eseguito si accertava che il terzetto, per penetrare nell’abitazione, aveva forzato una delle porte finestre, mettendo tutto a soqquadro per cercare beni preziosi, ma riuscendo solo a rubare del denaro che la vittima, prima di essere ricoverata, aveva lasciato su di un tavolino in camera da letto.

L’acquisizione e l’analisi di alcuni filmati ha permesso agli investigatori, profondi conoscitori dell’humus criminale operante in zona, di identificare il terzetto. Monitorando le mosse dei tre, si appurava come gli stessi avessero utilizzato come mezzo di locomozione una Lancia Y presa a noleggio.

Proprio seguendo uno degli odierni indagati alla guida di quell’auto, i militari hanno notato come questi, solo dopo alcuni giorni dal reato, sostava prima dinanzi un supermercato di via Della Palma per poi, precisamente il giorno dopo, sostare dinanzi l’abitazione del proprietario del supermercato ubicata nel quartiere San Giorgio.

Intuendo che il gruppo potesse aver preso di mira il commerciante, forse per rapinarlo dell’incasso, si organizzava un dispositivo pronto ad intervenire nel caso che l’ipotesi si fosse tramutata in realtà. Difatti, poche ore più tardi, intorno alle 21.00, i tre soggetti già monitorati più un nuovo personaggio, già noto per i suoi precedenti penali, giungevano nei pressi dell’abitazione a bordo di due scooter, mentre uno rimaneva in sella alla moto per effettuare giri di perlustrazione, assicurandosi che i complici potessero agire indisturbati. Gli altri tre, con dei berretti per coprire i volti, entravano all’interno del complesso residenziale in attesa della vittima.

I carabinieri, vedendo il commerciante giungere in motorino per rincasare, decidevano di intervenire provocando la repentina fuga dei quattro malviventi a bordo degli scooter, riuscendo però a bloccarne uno che, pur di non essere preso, ingaggiava con gli stessi una violenta colluttazione.

I successivi approfondimenti investigativi, eseguiti in perfetta osmosi con il magistrato titolare dell’indagine, hanno posto i quattro indagati in stretta correlazione con i fatti reato in esame, permettendo di raffigurare a loro carico un quadro probatorio che ha consentito l’emissione delle misure cautelari.

Le manette sono scattate ai polsi di: Gaetano Natale Musumeci, 38 anni; Gaetano angelo Pocoroba, 26 anni; Emanuele Intravaia, 42 anni e Salvatore Di Grazia, 33enne che ha partecipato solo al secondo evento delittuoso. Tutti sono stati rinchiusi nel carcere di Catania piazza Lanza.

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