Campofelice di Roccella (Pa): si presenta il libro “1943, la reconquista dell’Europa”

Il nuovo libro di Alfonso Lo Cascio, presidente regionale di BCsicilia, sarà presentato a Campofelice di Roccella, nel palermitano. Il volume dal titolo “1943: la reconquista dell’Europa. Dalla conferenza di Casablanca allo sbarco in Sicilia” sarà presentato domani, giovedì 27 agosto alle 21.30 in un appuntamento organizzato da BCsicilia.

Dopo i saluti di Michela Taravella, sindaco di Campofelice di Roccella, è prevista la presentazione di Anna Laurà, presidentessa BCsicilia sezione di Campofelice. Letture a cura di Maria Carla Bifarella, Annalisa Colombo, Giovanni Curione, Frank La Brasca e Romida Lacanà. Sarà presente all’evento anche l’editore Pierangelo Giambra. L’incontro si terrà in piazzetta Anna Frank a Campofelice di Roccella.

Il 1943 segna la svolta della seconda guerra mondiale. La notte tra il 9 e il 10 luglio non fu solo il momento dello sbarco degli alleati in Sicilia, ma anche il giorno in cui inizia la reconquista dell’Europa, quella lunga rincorsa che si concluderà soltanto a Berlino e riporterà il vecchio continente nell’alveo della libertà e della democrazia. Ma è soprattutto la scelta operata a gennaio nella Conferenza di Casablanca della “resa senza condizioni” che determina il punto di non ritorno: dopo quella risoluzione nulla sarà più come prima.

Attraverso il racconto degli avvenimenti, il libro ripercorre quanto accadde in quei mesi. A partire dalle premesse che favorirono l’incontro di Casablanca e i contatti tra gli alleati che portarono a una maggiore unità di intenti e obiettivi comuni, le ragioni degli assenti, ma anche di coloro che furono “costretti” a prendere parte alla Conferenza e, infine, le decisioni che ne scaturirono, consegnate alla storia con la dichiarazione finale e gli accordi per il proseguimento della guerra. Presente anche una breve cronistoria dell’evento: la ricostruzione giorno per giorno di ciò che avveniva nell’Anfa Camp, la zona militarizzata, creata appositamente e posta sotto la stretta vigilanza dai soldati americani, all’interno della quale si svolse l’incontro.

Vengono descritte le conseguenze della riunione di Casablanca e le reazioni in Italia da parte del regime, della monarchia e del Vaticano, inoltre i motivi per cui gli Alleati scelsero di invadere la Sicilia e i complessi preparativi dell’Operazione Husky, il più grande intervento militare nel Mediterraneo. Immancabile, quando si affronta l’argomento, un capitolo sul ruolo della mafia nello sbarco, che ha visto per molto tempo contrapporsi tesi diverse, anche alla luce dei nuovi documenti resi disponibili dagli archivi militari. E infine il momento in cui si materializzano le scelte della Conferenza: l’occupazione del “ventre molle dell’Asse”, con gli Alleati che muovono il primo attacco alla “Fortezza Europa” e conquistano, in appena 38 giorni, l’intera isola.

Lo Cascio, giornalista pubblicista, da anni è impegnato nell’ambito del volontariato culturale. Tra i fondatori di BCsicilia, l’associazione a carattere regionale che si occupa di salvaguardia e valorizzazione dei beni culturali e ambientali, oggi ne è presidente regionale. Ha inoltre dato vita all’università popolare di Termini Imerese. È direttore della rivista Espero che si occupa di cultura, politica, informazione. Già componente della redazione dell’autorevole rivista “segno” e collaboratore del prestigioso settimanale Centonove, suoi scritti compaiono su diversi giornali e riviste. È stato anche direttore de I racconti di Luvi, quadrimestrale di letteratura, poesia e cultura e fondatore della casa editrice Don Lorenzo Milano. Ha tenuto relazioni e interventi in molti convegni e tavole rotonde. Ha pubblicato “Castelli e torri della costa, da Termini a Solanto”, “Himerensis, agenda dei paesi del terminano”, “La riserva di Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto”, “Ascuta lu cantu, antologia di poeti del comprensorio di Termini, Cefalù, Madonie”, “Un eroe semplice”. Per il suo impegno culturali gli sono stati assegnati i premi “Quattro arcangeli”, “Sikelè” e “Gaia”.

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