Messina: frana via Bisconte, dopo 2 anni ancora non si muove nulla

Il Vicepresidente della Terza Municipalità, chiede all’amministrazione perché la via Militare Bisconte non sia ancora stata messa in sicurezza, nonostante fossero stati annunciati i lavori a marzo 2020.

“Da diversi anni i cittadini che attraversano la via Militare che dal bivio Bisconte/Catarratti porta al Piazzale D’armi e viceversa, si trovano costretti a questo pericoloso restringimento della carreggiata a strapiombo sul villaggio sottostante, parliamo di un’arteria percorsa anche da tanti messinesi che vogliono recarsi ai colli san Rizzo, nonché al frequentato centro Neurolesi.

Ad intensificare il traffico lungo la “panoramica strada” sono stati i lavori sul Torrente Bisconte, in quanto, per trovare delle vie di fuga alternative era stata proprio indicata la via in oggetto, a tutt’oggi difatti percorsa dal Bus della linea 15.

A tal proposito tra le richieste che avevo personalmente fatto pervenire al tavolo tecnico sulla viabilità alternativa del 15 Gennaio 2020, vi era la messa in sicurezza in tempi brevi della frana che insiste da oltre 2 anni.

Di fatti – prosegue Geraci – in data 3 marzo 2020 partecipavo in rappresentanza della Terza Municipalità, all’incontro presso l’assessorato della protezione civile, alla presenza dell’Assessore Minutoli e dell’Ingegnere Costanzo per conto del dipartimento.
In quella data si era stabilito finalmente l’avvio dei lavori per la messa in sicurezza della frana, con inizio entro il mese di Aprile, allestendo un cantiere ampio circa 20 metri lungo la carreggiata, che si sarebbe risolto in breve periodo.

L’emergenza in quei mesi ha sicuramente bloccato diversi lavori in città, ma finito il lockdown ancora non si muove nulla.
Per questo, ho riscritto all’Assessore Minutoli ed al Dirigente del Dipartimento per sollecitare l’avvio dei lavori per la messa in sicurezza e conoscere i tempi di intervento.

Non vorrei – conclude il Vicepresidente – che tra i numerosi cantieri annunciati dal Sindaco Cateno De Luca che verranno aperti per il 2020 si siano dimenticati proprio questo”.

 

 

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